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Il selfie scattato insieme al suo cane diventa virale sul web. La polizia irrompe in casa sua poche ore dopo

Quello che è capitato a questo povero cane ha dell’incredibile. È bastato un selfie per far intervenire la polizia, cosa sarà successo?

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La storia si svolge in una città poco fuori Detroit, Michigan. Dan Tillery e la sua ragazza convivevano in una casa ed erano interessati ad adottare un cane. Quando hanno visto Diggy per la prima volta è stato amore a prima vista! La coppia sapeva di essere la famiglia giusta che il cucciolo stava cercando, però non potevano immaginarsi che un innocuo selfie sarebbe diventato virale, stravolgendo le loro vite per sempre.

Diggy era un cane che vagava per le vie di Detroit. Aveva solo due anni quando fu recuperato dalla Detroit Dog Rescue: era malnutrito, aveva un’infestazione di pulci e aveva un disperato bisogno di aiuto. Questa organizzazione no-profit svolge un lavoro di aiuto e sensibilizzazione verso i cani randagi della città. Oltre a questo, si occupa anche del trovare le case a questi poveri animaletti. Ma Diggy era un caso a parte…

Infatti quando il Detroit Dog Rescue trovò il piccolo Diggy, la struttura era già al completo. Il furgone utilizzato per recuperare i cani randagi ne contava già 12, così Diggy si ritrovò a stare da solo in una gabbia. La sua faccia mostrava tutta la sua tristezza. Kristina Rinaldi, il direttore esecutivo dell’associazione, notò questa scena e decise di intervenire. Ebbe a cuore le sorti del povero cane, sapeva di non poterlo abbandonare, così chiamò a raccolta i suoi volontari.

Nonostante il Detroit Dog Rescue non avesse il posto per poter accogliere Diggy, Kristina con i suoi volontari hanno deciso di aiutarlo comunque. Si sono promessi di soccorrerlo ad ogni costo, tanto che Kristina lo trasportò personalmente con la sua macchina al rifugio. Diggy sembrava essere sulla strada verso una vita nuova e migliore, ma nessuno sapeva che un’azione innocente avrebbe innescato una serie di eventi gravi.

Appena arrivato alla struttura gestita dai volontari, Diggy è stato sottoposto a tutti i trattamenti medici necessari e gli è stata assegnata una dieta secondo le sue esigenze. Diggy inoltre ha avuto modo di socializzare con altri cani, cosa che gli ha permesso di sviluppare un carattere giocoso. Infatti la vita in strada aveva reso il cucciolo molto pauroso e titubante nel relazionarsi con gli altri animali e le persone.

All’inizio Diggy era timido e timoroso, ma a seguito delle cure il suo umore migliorò ed emerse il suo vero carattere. Il team che si era impegnato a curarlo scoprì così i tratti peculiari della personalità del cane, uno più divertente dell’altro! Ad esempio, quando Diggy era eccitato, dimenava il sedere avanti e dietro. Lo faceva continuamente, tanto che i volontari gli affibbiarono il soprannome di Mr. Wiggleton. Ogni giorno che passava, i volontari del Detroit Dog Rescue erano sempre più convinti che avesse bisogno di una famiglia che lo accudisse.

Durante il periodo di permanenza di Diggy alla struttura, i volontari del Detroit Dog Rescue pubblicavano le foto del cane sui social, nella speranza che qualcuno lo notasse e lo adottasse. Ma dopo un mese ancora nessuno era venuto a prendersi il piccolo Diggy, nonostante fosse un cane adorabile e affettuoso. I volontari erano delusi del fatto che un cane con quella personalità non trovasse una famiglia e si chiedevano se mai qualcuno lo avrebbe adottato…

Nello stesso periodo in cui Diggy si trovava con i volontari, Dan Tillery stava realizzando il suo obiettivo: comprare una casa nuova. Non solo questo gli permetteva di non dover pagare un affitto, ma anche di poter finalmente realizzare il sogno di adottare un cane. Infatti Dan si è trasferito nella sua nuova residenza a Waterford Township dove non ha vincoli contrattuali sull’avere animali in casa, cosa che gli impediva di adottare un cucciolo nella casa dove abitava in precedenza. Adesso quindi Dan e la sua ragazza erano finalmente decisi a salvare un piccolo cucciolo in difficoltà.

Dan perciò si mise subito alla ricerca di un cane da poter adottare, così da poter riversare su di lui tutto il suo affetto che conservava da anni. Mentre lui e la sua ragazza iniziarono a guardare tutte le possibili opzioni, si imbatterono nella pagina Facebook di Detroit Dog Rescue dove videro per la prima volta il dolce musetto di Diggy. Quel cucciolo attirò subito l’attenzione della coppia, rimanendo incuriositi.

Secondo la coppia, Diggy si distingueva da tutti gli altri cani che avevano visto: aveva stampato in volto un sorriso da imbranato che lo caratterizzava. Solo dalle foto la coppia si convinse ad adottarlo, impressionati dalla personalità che il cucciolo mostrava. L’euforia li spinse subito a contattare il rifugio per avviare le pratiche di adozione, prima che qualche altra famiglia notasse Diggy.

Così Dan e la sua ragazza chiamarono il Detroit Dog Rescue per fissare subito un appuntamento per l'adozione di Diggy. Quando i volontari del centro vennero a saperlo scoppiarono di gioia! Erano felici che questo cucciolo avesse trovato una famiglia, perchè erano sicuri che li avrebbe ripagati con tanto amore, e perchè la loro idea di mettere le sue foto su Facebook aveva funzionato. Ma prima di portarlo a casa la coppia doveva sottoporre a una prova il cucciolo, per vedere se si sarebbe adattato alla nuova sistemazione.

Perciò, con i volontari del centro per cani randagi, fu organizzata per Diggy una visita alla nuova casa. Il personale del centro erano convinti che il cucciolo si sarebbe adattato, ma non è mai una cosa certa con un cane randagio. Fortunatamente però l’incontro con i nuovi padroni andò alla grande! Diggy si affezionò subito a Dan e alla sua ragazza, che hanno compilato immediatamente i moduli dell’adozione. Dopo tre mesi Diggy aveva finalmente una casa… o almeno così sembrava.

Diggy faceva parte ufficialmente della famiglia! Si sentì subito a suo agio con Dan e la sua compagna, tanto che dimostrava continuamente il suo affetto, ad esempio andandoli a svegliare ogni mattina con molti baci. Dan si legò subito a Diggy, tanto che decise di documentare sui social la sua vita. Dan però non sapeva che così facendo avrebbe portate a delle conseguenze nefaste.

Dan e la sua ragazza erano talmente colpiti dalla bellezza e dalla gioiosità del loro cane che erano molto soddisfatti nel condividere le sue foto sui social media. Il Detroit Dog Rescue erano talmente contenti della nuova vita di Diggy che decisero di condividere sulla propria pagina Facebook una foto del cane con il suo nuovo padrone, a dimostrazione del meraviglioso lavoro che avevano svolto i volontari. Nel giro di pochi giorni, migliaia di persone avevano visto la foto, inconsapevoli che questo avrebbe suscitato un grosso scalpore.

La pagina Facebook di Detroit Dog Rescue è tappezzata di foto di cani che, passando per il loro centro, hanno avuto una svolta di successo nella loro vita. Però la storia di Dan e Diggy ha avuto un riscontro pazzesco! I volontari scelsero la foto con i due protagonisti sdraiati per terram dove il cane sembrava stesse sorridendo davvero. La foto è stata talmente apprezzata che ha ricevuto 24.000 like in sole 24 ore. Fu così virale che apparì pure in un’edizione di Good Morning America.

Dan e la sua ragazza non si sarebbero mai immaginati che la foto di Diggy potesse ottenere un così grande successo. Migliaia di persone aveva condiviso questo scatto perchè apprezzavano molto il cane sorridente, catturati dalla sua personalità. Questa viralità però stava per portare a Dan dei grossi guai…

Pochi giorni dopo la sua pubblicazione, la foto è stata segnalata alla polizia di Waterford Township, dove risiedevano Dan, la sua ragazza e Diggy. Colui che fece la segnalazione notò una cosa in Diggy che non era propriamente consona e servivano dei provvedimenti in merito. Forse Dan stava infrangendo la legge? Servivano necessariamente dei chiarimenti.

Dan e Diggy stavano vivendo la loro vita in tutta tranquillità, quando un giorno avvenne l’inaspettato: con molta sorpresa un giorno arrivò la polizia a bussare alla porta di casa. La foto di Dan e Diggy che era diventata virale hanno spinto gli agenti a intervenire. Dan era assolutamente ignaro del perchè fossero arrivati a casa sua. Perchè qualcuno avrebbe dovuto denunciarli? Chi era così tanto arrabbiato? I poliziotti gli dissero che dalla foto che gli era stata segnalata notarono che stavano infrangendo la legge. Ma quale era il reale motivo?

Dan non riuscì a comprendere perchè la polizia avesse fatto irruzione in casa sua per una foto con il suo cane. Ma poi fu rivelato il motivo: secondo gli agenti, Diggy era un pitbull e la razza non era consentita nella città di Waterford a causa di una vecchia ordinanza locale. Si parla di un’ordinanza del 1990 che vietava il possesso di cani di razza pitbull in città, legge che Dan stava infrangendo data l’adozione di Diggy.

Questa legge fu introdotta a causa della reputazione che la razza pitbull aveva circa 30 anni fa. I residenti di Waterford Township consideravano questi animali come una minaccia alla loro incolumità. Ma Dan era contrario a tutto ciò, considerava Diggy l’esatto opposto da quello descritto, che infatti era molto amorevole e dolce verso le altre creature. Ma adesso cosa sarebbe successo al cucciolo?

Quando la polizia entrò in casa si avvicinò con molta cautela a Diggy, perchè pensavano fosse aggressivo nei loro confronti. Ma il cane si avvicinò a loro con il suo solito sorriso e il suo fare gioioso, ribaltando tutti i pregiudizi che avevano su quella razza. Diggy diede loro anche dei baci, a conferma del fatto che non avrebbe fatto male neanche ad una mosca. E questo Dan lo sapeva benissimo. Però per legge a Dan stava per essere presentato un ultimatum.

Nonostante Diggy avesse dimostrato la sua bontà, gli agenti posero l’ultimatum al suo padrone: consegnare Diggy o affrontare le gravi conseguenze che ne conseguirebbe del non farlo. Dan non ci pensò due volte e si rifiutò di separarsi dal suo amico a quattro zampe. Anche se non gli agenti non andarono mai oltre le righe, Dan non era contento di quello che stava accadendo: Diggy era un cane buonissimo, era l’esatto opposto di tutti gli stereotipi sui pitbull.

Alla fine gli agenti decisero di dare una scadenza stretta a Dan per consegnare il cucciolo alle autorità. Dan si trovò in una situazione scomoda, nella quale non sapeva come muoversi: non voleva consegnare Diggy ma non aveva idea di come fare a non infrangere la legge. Doveva consegnare il cane? Oppure trasferirsi per continuare a vivere insieme? Qualunque cosa aveva intenzione di fare, doveva farla in fretta.

Il tempo passò e arrivò la data della scadenza. Dan si rifiutò di consegnare il cane, sapendo che era un animale buonissimo, ma questo gli comportò una citazione per aver violato il divieto di pitbull in città. Dan rimase sconvolto dalla decisione e decise di contattare l’unica persona che avrebbe potuto aiutarlo: Kristina Rinaldi del Detroit Dog Rescue. Kristina non si tirò indietro nell’aiutare Diggy e il suo padrone, e così andarono insieme alla centrale di polizia per difendere la loro posizione.

Sia Dan che Kristina sapevano bene che Diggy non sarebbe stato una minaccia per la città. Inoltre Kristina aveva lavorato per anni con i pitbull e sapeva benissimo che gli stereotipi su questa razza erano completamente infondati. Vietare una razza di cane in una città era sbagliato, secondo il loro punto di vista. Insieme i due diedero la loro opinione sulla vicenda agli agenti della stazione di polizia, ma non avrebbero mai immaginato cosa sarebbe successo dopo…

I tentativi di Dan e Kristina furono inutili, Diggy continuava a essere ritenuto pericoloso e in più fu assegnata una multa al padrone per aver violato la norma sui pitbull in città. Dan dovette pagare una multa di 500 dollari e avrebbe potuto anche subire ulteriori conseguenze se avesse continuato a tenere il cane. Ma il padrone del cane si accorse che la polizia non notò un dettaglio cruciale dell’animale, che avrebbe potuto cambiare in maniera definitiva la situazione.

Arrivati a questo punto Dan voleva vederci chiaro, e perciò andò a rovistare fra i documenti dell’adozione di Diggy. Quando andò a leggerli notò che il suo cane apparteneva alla razza dei Bulldog americani e non a quella dei Pitbull. Dan andò su tutte le furie: il membro della comunità che ha segnalato la foto si era sbagliato sulla razza del cane, causando non pochi problemi a lui e alla sua famiglia. Dan perciò ribadì la sua volontà di non separarsi da Diggy, questa volta con dei documenti a suo favore. I due amici stavano per diventare virali ancora una volta…

Durante tutto questo periodo Dan stava documentando la storia di Diggy sui social network. Il duo aveva riscontrato un discreto successo e si era creata una vera e propria fanbase. Dan sperava che condividendo la storia qualcuno potesse aiutarlo, e infatti così fu! Da tutto il mondo sono arrivate testimonianze a supporto di Dan e del suo amico a quattro zampe, tanto che persino la Michigan Humane Society si è fatta avanti aiutando a fare un grande passo.

Questa fanbase perciò si mobilitò in soccorso di Diggy e Dan, indicendo una petizione online a loro sostegno, a dimostrazione del fatto che erano in tanti contrari alla decisione della polizia. La petizione esponeva tutta la storia dei due protagonisti, sottolineando che l’errore principale sta nell’aver sbagliato la razza di Diggy, oltre che precisare come i pregiudizi sui pitbull fossero sbagliati.

Anche se Dan aveva vinto la sua battaglia, perchè poteva tenersi Diggy in quanto appartenente alla razza dell’American Bulldog, sapeva che doveva sfruttare l’occasione per difendere tutti i pitbull del mondo. Era consapevole che potevano essere aggressivi, ma ciò è il risultato di un cattivo comportamento dei padroni che spesso maltrattano questi cani. Dan considerava troppo eccessiva la legge della città, che puniva solo i cani e non i cattivi padroni. Lo sapeva sia lui che i suoi sostenitori. Ma sarebbero riusciti a farlo capire a tutti?

Diggy e Dan erano diventati nuovamente virali su internet. La loro petizione fece rapidamente il giro delle principali piattaforme social, arrivando in pochi giorni a 54.000 firme. Sbalordito dal grande sostegno ottenuto online, Dan si convinse a prendere un avvocato e arrivare fino in fondo a questa storia. Avrebbe fatto di tutto pur di non abbandonare il povero Diggy.

In questa storia c’era qualcos’altro che non tornava: come poteva un’esperta di cani come Kristina Rinaldi non conoscere il divieto di pitbull nella città? Infatti ne era a conoscenza eccome! Prima di mettere in adozione Diggy, per giunta, si informò se nella città di Waterford fossero accettati gli American Bulldog, visto il divieto per la razza pitbull, e le autorità locali le risposero in maniera affermativa. Questo avvenne molto prima che Dan e Diggy si incontrassero e questa testimonianza andò a rafforzare la posizione dei due amici. Ma la polizia non era dello stesso avviso, perciò si dovette ricorrere ai tribunali. Cosa avrebbero deciso?

Il caso balzò alle cronache, così fu indetta una riunione cittadina per risolvere la questione. Dan si aspettava qualche persona, ma quando si trovò di fronte a centinaia di persone venute a sostenerlo rimase piacevolmente sorpreso! La storia dei due amici aveva colpito il cuore di moltissime persone, che erano venute a difendere i loro diritti. Queste persone erano inorridite dal modo in cui le autorità e alcuni membri della comunità avevano identificato il povero Diggy ed erano pronte a ribadire il loro disdegno fuori dal municipio di Waterford.

La cosa che però di più ha fatto felice Dan era che nella folla, che sosteneva la loro causa, c’erano molti abitanti di Waterford. Molti di loro ritenevano che il divieto di avere dei pitbull fosse una legge ormai superata, mostrando come città vicine avevano abolito norme simili ormai anni fa. Nessuno era contento che i loro soldi, versati con le tasse, fossero impiegati nella lotta contro i possessori di pitbull invece che in cose più utili. Adesso chiedevano l’abrogazione di questa legge insensata.

A sostenere Diggy sono arrivate molte persone esperte in ambito veterinario, che hanno avuto a che fare con i Pitbull nella loro vita professionale e chi semplicemente ne possedeva uno e sapeva benissimo che i pregiudizi su questa razza fossero infondati. Mostrarono i dati di come altre razze avessero morso più persone rispetto a quella che stavano vietando e di come questa norma penalizzasse il cane e non il cattivo padrone, principale responsabile degli episodi di violenza.

Dan e la sua ragazza furono ben lieti di tutto il sostegno ricevuto, ma questo non avrebbe risolto le cose. Diggy era ancora considerato un animale pericoloso e la corte si doveva ancora esprimere in merito al destino del cucciolo. La coppia confidava nella giustizia, ma non potevano evitare di pensare al peggio. Cosa sarebbe capitato al povero Diggy? Il tribunale si sarebbe pronunciato contro o a favore della causa?

Dopo mesi di lotte estenuanti, il tribunale del 51° distretto archiviò il caso di Dan e Diggy. Questo significava che il cucciolo poteva rimanere in casa con il suo padrone, le autorità non avevano alcun diritto di impedirlo. La legge della città di Waterford fu ritenuto obsoleta: la nuova disposizione impose che solo i veterinari potessero determinare le razze dei cani, non gli agenti della polizia. La gioia di Dan e della sua compagna fu incontenibile!

La storia che hanno vissuto non fece altro che rafforzare il legame che Dan e Diggy avevano. Per questo motivo il ragazzo decise di mostrare tutto l’amore che provava per il suo amico a quattro zampe con un tatuaggio in suo onore. Questo fu il simbolo di tutti i momenti brutti che avevano passato insieme ma che sono riusciti a superare.

La storia di Dan e Diggy mostra come i pregiudizi possano rovinare la vita delle persone e dei loro affetti. Fortunatamente la loro storia si è conclusa per il meglio, ma in tutto il mondo i Pitbull vengono ancora visti come cani pericolosi. Essendo un animale, qualsiasi cane è potenzialmente pericoloso se non viene accudito e addestrato come si deve; il Pitbull però ha una cattiva nomea, dovuta a idee sbagliate. Molti pensano che il morso di questa razza sia il più potente fra i cani, ma si tratta di una percezione sbagliata: diversi studi hanno dimostrato come la forza del morso del Pitbull sia minore rapportata ad altri “bulldog”. A ciò si aggiunge l’idea sbagliata, ma diffusa, della “mascella bloccata”, che conferirebbe a questa razza ancora più pericolosità di quella che in realtà ha.

I Pitbull nell’immaginario collettivo sono visti come cani estremamente pericolosi, ma si tratta di uno sbaglio. Secondo l’ASPCA (agenzia per il benessere degli animali) “un pitbull ben socializzato e ben educato è uno dei cani più dolci, intelligenti e gentili che si possano immaginare”. Secondo la vice presidente dell’ASPCA’s Animal Behavior Center di New York, Pamela Reid, i Pitbull non sono più aggressivi di altre razze, al massimo possono essere “meno tolleranti” con gli altri suoi simili. Questo sarebbe dovuta a “una grande tenacia. Mettono gli occhi su qualcosa e lo fanno. Questo li rende ottimi cani per sport come il tiro al peso. Sono animali molto forti e atletici”.

Resta però doveroso precisare che, nonostante le buone parole spese in favore dei Pitbull, i possessori di questa razza hanno degli inconvenienti. Secondo WebMD, i proprietari di pitbull possono avere a che fare con “l’aumento dei tassi di assicurazione o la cancellazione della polizza, problemi con gli affitti e l’occhio vigile di vicini e passanti”. Sono difficoltà comuni che ha dovuto affrontare anche Dan, nonostante il suo cane non fosse un Pitbull ma una razza simile, e tutti gli abitanti di Waterford Township, che però hanno continuato a lottare per i diritti di questi splendidi animali.

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