Quello che è capitato ad uno zoo di Berlino ha messo ansia a tutti i visitatori: un gatto domestico era finito all’interno del recinto degli orsi. Cosa gli sarà capitato?
Molti film e cartoni animati hanno spesso rappresentato delle strane coppie di amici nel mondo animale. Sono storie che mostrano come le differenze non siano un ostacolo per l’amicizia, però in natura è difficile vedere, ad esempio, un leone amico di un suricato e un facocero come ne “Il re leone”. Perciò la storia di un gatto e di un orso che convivono ha dell’incredibile, e può essere molto d’aiuto nello studio dei comportamenti animali con le altre specie. Cosa è avvenuto precisamente? Continua a leggere l’articolo!
Al Folson City Zoo di Berlino una mattina fu avvistato un gatto nero all’interno della gabbia degli orsi. Quando i visitatori notarono la scena si preoccuparono dell’incolumità del povero gattino, temendo che l’orso che si trovava davanti potesse non apprezzare la sua presenza e che decidesse di attaccarlo. Questo non avvenne, anzi! I due animali sembravano andare molto d’accordo ed erano compiaciuti nel condividere quello spazio. Da quel giorno il gatto non ebbe più timore ad entrare nel recinto degli orsi, tanto che i guardiani dello zoo lo soprannominarono “little bear” per questa sua abitudine.
I guardiani dello zoo rimasero alquanto stupiti osservando il comportamento di questi animali. L’astuto Little Bear era solito entrare nel recinto degli orsi per rubare un po’ di cibo. Questo comportamento non ha mai suscitato l’ira o l’istinto predatore dell’orso che, anzi, sembrava piuttosto contento delle visite del gatto, a cui permetteva di attingere al suo cibo. Quello a cui stavano assistendo i guardiani era la nascita di una grande storia di amicizia.
Quelli che lavoravano allo zoo ritenevano questa relazione alquanto insolita, visto la natura dei due animali. Jill Faust, guardiano dello zoo di Folsom City, affermò che era la prima volta in tanti anni di servizio che vedeva una cosa del genere. La coppia che si era formata era molto strana, però i guardiani dello zoo decisero che dovevano fare di tutto per mantenere questa relazione. Un’amicizia del genere era molto atipica, perciò andava preservata. Erano diventati l’attrazione dello zoo: tutti volevano vedere Little Bear e Big Bear.
Little Bear si è dimostrato un gatto estremamente coraggioso: tra le oltre 100 specie di animali presenti allo zoo, è andato a sgraffignare del cibo nella gabbia di quello più pericoloso in assoluto! Ma questo fu l’inizio della sua amicizia con Sequoia (nome dell’orso in questione). Anche se non aveva mai mostrato segni di aggressività, i guardiani tenevano sott’occhio il comportamento di Sequoia con Little Bear, per essere sicuri che non corresse pericoli. Sequoia infatti era un orso nero americano, che arrivava a pesare 227 kg, e perciò potenzialmente inarrestabile.
Come tutti gli orsi neri, anche Sequoia aveva una grande testa e un muso lungo, ha occhi piccoli e orecchie rotonde ed erette. Viveva in solitaria, come anche altri orsi di razza differente, e aveva bisogno di molte attenzioni per poter vivere all’interno dello zoo, che comportavano un esborso economico ingente. Lo zoo purtroppo aveva un budget limitato e aveva bisogno di sostegno finanziario per poter mantenere i terreni e prendersi cura degli animali. Per lo zoo di Folsom la relazione tra Sequoia e Little Bear fu la salvezza, perchè contribuì alla crescita dei visitatori curiosi di vedere questa strana amicizia fra orso e gatto.
La peculiarità di questo gatto era che, nonostante si trovasse in mezzo a Sequoia e gli altri orsi enormemente più grandi di lui, non sembrava minimamente intimorito dalla loro presenza. Anzi, sembrava a proprio agio insieme a loro, tanto che qualcuno ha ipotizzato che potesse credersi un orso. Perciò non era strano trovare Little Bear riposare all’ombra degli alberi all’interno del recinto, con gli orsi che evitavano di disturbare. Una scena incredibile ma che fotografa bene l’ambiente armonioso che si era creato nel recinto.
I gatti hanno la tendenza di allontanarsi dalle loro case, sfuggendo così al controllo umano, e formare delle piccole colonie con altri suoi simili. Questo caso è però molto particolare: il gatto è andato ad unirsi a un gruppo di orsi! A ciò si aggiunge il fatto che a Little Bear sembrava piacesse molto catturare l’attenzione dei visitatori, mostrandosi sempre di più come un gatto carismatico. Little Bear e Sequoia erano diventati inseparabili e sembravano stare molto a loro agio in compagnia. Perchè si comportavano in questo modo? Sarà stato per cibo o qualcosa di più?
Questa bellissima storia di amicizia fra gatto e orso ci dimostra come in natura non sia tutto determinato da delle leggi, che vedono prede e predatori. Questa è la dimostrazione del fatto che l’uomo deve ancora imparare molto sul comportamento animale e che le relazioni fra queste possono essere di diversi tipi. Chi lo avrebbe mai immaginato una relazione fra queste due specie completamente differenti? Come detto all’inizio, solo nei film della Disney è possibile vederli. Se questa storia di amicizia fra animali ti è piaciuta, prosegui nella lettura dell’articolo: parleremo della storia di una piccola scimmietta orfana che ha stretto un legame speciale con alcuni animali di un piccolo rifugio. Buona lettura!
Quando Sarah Carter, fondatrice del Twala Trust Animal Sanctuary in Zimbabwe, si trovò di fronte alla scena di un cucciolo di scimmia testa verde avvinghiato al corpo morto della madre, il suo cuore si spezzò e decise di accudirlo. La storia del piccolo Horace (nome scelto dalla sua nuova famiglia) è veramente triste: “Sua madre è stata investita da un’auto su una strada trafficata. È stato trovata vicino al suo corpo sul lato della strada. È stato molto fortunato ad essere stato raccolto dalla persona giusta che lo ha portato molto rapidamente in questo santuario” confessò Sarah a Dodo.
Le scimmie verdi hanno una testa lunga 40-60 centimetri, una coda lunga 70 centimetri e il loro peso varia tra i 4-6 chilogrammi, con i maschi che tendono a diventare sempre più grandi delle femmine. Horace era ancora un cucciolo quando fu portato al rifugio, era grande quanto il palmo d'una mano, e si notava subito quanto fosse indifeso e avesse bisogno di aiuto. Cosa che trovò al Twala Trust Animal Sanctuary, nato per fornire un rifugio agli animali selvatici in difficoltà. Anche se all’inizio era molto impaurito, il piccolo primate si adattò velocemente al nuovo ambiente, in mezzo a gatti, cani, leoni e antilopi.
Le scimmie verdi sono originarie dell’Africa orientale e meridionale: si possono trovare in Mozambico, Somalia, Zimbabwe, Kenya, Ruanda, Burundi, Tanzania, Malawi, Zambia, Uganda, Botswana, Etiopia, Swaziland. Il loro habitat preferito sono i boschi e la savana, perciò si può ben comprendere come non fosse così scontate che il piccolo Horace potesse trovarsi bene in un ambiente dove varie specie convivevano, soprattutto per la presenza dell’uomo. Nonostante questo, il suo inserimento fu favorito dall’incredibile accoglienza che gli hanno riservato gli altri animali del rifugio: "Avevamo molti animali randagi ed eravamo a corto di personale, ma non abbiamo avuto problemi perché Horace è stato in grado di integrarsi con gli altri senza alcun intervento da parte nostra", disse Carter.
Horace si legò immediatamente alla colonia di gatti del rifugio. Appena varcò i cancelli, la scimmietta fu subito attratta dai felini, con cui nacque una bellissima amicizia. Non sappiamo perchè scelse proprio i gatti come primi interlocutori, molto probabilmente perchè erano meno intimidatori e erano della stessa stazza, ma è innegabile che avesse un feeling speciale con loro. Gli anziani della colonia hanno imparato subito ad accettare come uno di loro Horace e fu trattato molto bene, facilitando il suo inserimento nel rifugio di Twala.
Horace e i gatti erano diventati ormai migliori amici! Si era sviluppato un legame speciale fra loro, sembrava quasi che i felini si sentissero in dovere di accudire quel piccolo orfano arrivato al rifugio, si sentivano responsabili della sua incolumità. L’opinione comune sui gatti tende a descriverli come animali difficili e complicati, ma in questa occasione hanno mostrato quanto possano essere aperti e amorevoli anche verso altre specie. Chi possiede un gatto sa bene quanto i pregiudizi su questi animali siano errati e questa storia ne è la prova.
Con il passare del tempo Horace a stretto nuove amicizie con gli altri ospiti del rifugio di Twala. Uno dei suoi amici più cari è Keiko, un cagnolino di salvataggio ospite della struttura. Infatti Twala ospitava molti animali trovati abbandonati o maltrattati, tra cui la dolcissima Keiko. Sarah Carter lavora in costante sinergia con il suo team per fornire aiuto e assistenza a questi animali che vivevano in condizioni difficili. Fra questi c’era appunto anche Horace, che appena arrivato si rese protagonista di episodi molto divertenti. Continua a leggere per vedere cosa combinava la piccola scimmietta al rifugio!
Horace si guadagnò il titolo di ospite più pigro del rifugio! Era solito fare lunghi pisolini durante il giorno in qualsiasi posto si trovasse, soprattutto quando si coccolava con i suoi amici gatti. "Horace è un maestro del sonno. Lotta con questo perché ha paura di perdersi qualcosa... e gli piace fare pisolini e dormire dove vuole" affermò Sarah Carter al Daily Mail nel 2015. Come tutti i bambini, anche i cuccioli di scimmia testa verde hanno bisogno del pisolino pomeridiano per recuperare le energie necessarie per crescere. Così anche Horace si faceva delle lunghe dormite durante il giorno, arrivando a detenere il record del pisolino più lungo di tutto il rifugio. Tutt’ora nessun animale ospite è riuscito a batterlo!
La spiccata personalità di Horace l’ha portata anche a fare amicizia con l’antilope del rifugio, formando una coppia inconsueta nel mondo animale. Ma Horace era talmente amichevole e giocoso che non ebbe mai una discussione con nessun animale. "Horace è molto fiducioso e si diverte a crescere in un ambiente diverso - dice Carter - Ha molti amici umani e animali e raramente è solo. È giocoso, estremamente intelligente e infinitamente divertente". Questo è dovuto anche alle caratteristiche intrinseche nelle scimmie verdi meridionali, che tendono ad adattarsi all’uomo in maniera più evidente rispetto agli altri primati. Infatti alcune volte è possibile assistere a delle invasioni nelle città, tanto da creare disagio, ma nel complesso la specie non è considerata un pericolo.
"Il suo più grande vizio è essere irresistibilmente attratto dal cibo che non gli è permesso mangiare, dai luoghi in cui non dovrebbe essere, dalle cose che non dovrebbe toccare", dichiarò Carter al Daily Mail. Horace è ghiotto di frutta e verdura fresca ed è attratto dal cibo sano, solo che quando è in compagnia degli altri animali gli piace mangiare anche il loro cibo che però è possibile che non sia adatto alla sua dieta. Questa scimmietta infatti tendeva a prendere le abitudini degli altri animali quando passava molto tempo con loro. È strano che una scimmia imiti il comportamento di altre specie, ma Horace sembrava molto divertito nel farlo.
Il suo amore per il cibo spinge Horace addirittura a “truffare” i suoi amici animali. Ad esempio a volte finge di andare a dormire con Freddie (il gatto nella foto) per poi sgraffignare la sua pappa. Un trucco degno del miglior Arsenio Lupin! Carter affermò al Daily Mail: "Horace mi fa sempre ridere, è un grande ladro, fa finta di essere saggio e si avvicina di soppiatto per rubare una penna, un pezzo di carta o del cibo. Può anche abbracciare qualcuno, una persona o un animale per distrarlo e rubargli qualcosa". Horace utilizza tutto il suo ingegno per arrivare al suo obiettivo; dopotutto è una scimmia, e i primati sono famosi per la loro intelligenza e astuzia.
"È molto curioso, spesso viene a guardarmi con fascino prima di rubarmi la penna o saltare sulla mia tastiera", raccontò la titolare del rifugio. Anche se può risultare fastidioso, gli animali della struttura sembravano invece apprezzare la curiosità della scimmietta. La cosa bellissima del rifugio Twala è che gli animali riescono a convivere senza che i loro istinti prendano il sopravvento. Questo ha permesso di creare un clima di armonia, dove ogni nuovo animale inserito riesce ad adattarsi. La storia di Horace dimostra come tutti gli animali possano convivere.
La cosa incredibile è che Horace, essendo cresciuto principalmente in mezza ai gatti, ha assunto dei comportamenti tipici dei felini, risultando anche buffo da guardare. "Corre nel buio con i gatti nel cuore della notte. Tutte le altre scimmie vanno a dormire quando è buio, perché è nella loro natura. Nel frattempo, Horace passeggia in giardino con i suoi amici. Questa creatura è un teppista", ha detto Carter a Dodo. Quando non dorme Horace è veramente iperattivo, corre e salta ovunque. Ma qual è il suo segreto per riuscire a fare così tante amicizie? Questa è la domanda che si pongono gli studiosi.
Un altro comportamento molto strano ma divertente di Horace consiste nel cavalcare letteralmente la sua amica cagnolina Keiko. La loro amicizia è talmente forte che Keiko è disposta a portare sulle spalle per il rifugio la scimmietta. Anche se era cresciuta, Horace non voleva rinunciare ad alcuni comportamenti da cucciolo, tanto che i suoi amici animali lo trattano ancora come tale. La situazione è idilliaca per la scimmietta, perchè le amicizie che ha stretto hanno formato un legame indissolubile.
Ciò che caratterizza Horace sono i suoi modi di fare: crescere in un rifugio è sicuramente diverso che farlo nella natura in piena libertà, ma questo ha reso la scimmietta un esemplare unico del suo genere. "È un pensatore, sempre seduto in mezzo alla natura, girando una foglia o un fiore o un ramoscello tra le mani, spesso perso nei suoi pensieri", raccontò Carter al Daily Mail. Chissà a cosa penserà Horace! Vivere in mezzo ad altri animali può avere influito su questo suo animo riflessivo? Le scimmie verdi del sud vivono in gruppi a maggioranza femminile, essere la sola scimmia di questa specie in mezzo a tanti diversi animali gli avrà formato il carattere.
Molti storsero il naso quando sentirono per la prima volta la storia di Horace, convinti che lasciare animali chiusi all’interno di un rifugio multi-specie sia una cosa che vada contro la natura di questi. Ma Carter non era d’accordo: "Qui Horace ha degli amici ed è al sicuro. Ha il sostegno di tutti al rifugio, umani e animali". Infatti la scimmietta era destinata a morte certa quando fu aiutata, essendo molto piccolo e avendo perso la madre in un incidente. Il rifugio Twala gli ha concesso un’altra possibilità, dove ha trovato una famiglia in cui si è integrato molto bene.
Il Sarah Carte Sanctuary, il rifugio dove è stato accudito Horace, è l’esempio perfetto di come tutti gli animali possano coesistere in determinate circostanze. Ad esempio in questa foto possiamo notare il rapporto idilliaco fra la scimmietta e il gatto Freddie, uno dei suoi migliori amici. "Riceviamo molti randagi, quindi non possono essere messi sempre con la stessa specie. Ma per loro è davvero curativo e confortante stare con un'altra specie, che sia diversa o meno", ha detto Carter. Questo modello di convivenza potrebbe essere da esempio anche per gli umani, che potrebbero riuscire a creare una società meno divisiva e più accogliente.
Ovviamente Sarah Carter sa che per questi animali selvatici è importante avere dei rapporti anche con esemplari della loro specie, perciò quando è possibile cerca di accoglierli. Una mattina arrivò al rifugio Twala Hamish, un cucciolo di scimmia verde del sud, e non ci furono dubbi su chi dovesse prenderne cura! Horace è un animale molto curioso e anche molto accogliente con i nuovi arrivati. Il piccolo orfano appena arrivato si legò subito a Horace, forse anche perchè quest’ultimo sentiva inconsciamente una vicinanza con la sua storia. Questo legame speciale è frutto di un comportamento che difficilmente si vede in cattività nelle scimmie di questa specie. Così Hamish ebbe una mano fondamentale per potersi integrare nel rifugio, in mezzo a tutti gli animali presenti.
Hamish si affezionò subito a Horace, i due infatti diventarono inseparabili. L’esperienza di Horace fece si che pure la scimmietta più piccola riuscì a comprendere come tutti gli animali potessero coesistere all’interno dello stesso spazio. "L'abbiamo imparato da Horace", ha detto Carter. "Formano un legame incredibile. Porta molto conforto a tutti. È spaventoso ma sorprendente come gli animali possano mostrare così tanta compassione. La storia di Horace è il miglior esempio per illustrare questo”.
Anche se cresciuto, Horace mostrava sempre atteggiamenti da cucciolo, spesso però questi potevano portare a gravi conseguenze. Come quella volta che, mosso dalla troppa curiosità, toccò i fili della corrente. "È stato trovato incosciente e gravemente ustionato. È un miracolo assoluto che sia sopravvissuto a uno shock così grave… Horace ha sempre vissuto libero come dovrebbe, ma... non possiamo proteggerlo dai molti pericoli a cui sono esposti gli animali" si legge da un post pubblicato su Facebook dagli addetti del rifugio. La povera scimmia ha rischiato davvero la sua vita, come quella volta da cucciolo prima che venisse messo in salvo dai suoi amici umani.
Horace fortunatamente è sopravvissuto al bruttissimo incidente, ma per curarlo i veterinari hanno dovuto amputargli un braccio. Fortunatamente la tanta vitalità della scimmietta gli ha permesso di ritornare in piene forze al rifugio. "Horace può andare dove vuole. Non c'è niente che gli impedisca di andarsene, ma ha deciso di restare... Ha davvero una vita migliore al rifugio", ha detto Carter a Dodo. La scimmietta ci ha messo poco a recuperare ed è ritornata a fare i soliti dispetti a tutti gli animali del rifugio! "Siamo felici che anche gli animali mostrino la loro gratitudine e stiano con noi" ha commentato Carter. Abbiamo potuto scoprire due meravigliose storie di amicizia tra animali di specie diverse che ci mostrano che le differenze non contano nel mondo animale, basta solo la volontà di comprendere il diverso.