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L'anziano signore lascia la sua casa a causa della malattia. Quello che viene trovato sotto il letto è devastante

La verità su quello che fu ritrovato sotto il letto di un anziano signore malato che aveva lasciato la sua vecchia casa per trasferirsi in una casa di cura. Ciò che venne scoperto lasciò un segno indelebile nella vita di suo nipote.

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La storia inizia quando un inconsapevole Paul Russel andò fare una visita a un suo anziano parente. Sapeva che la casa dell’anziano sarebbe stata piena di effetti personali, ma non se la sarebbe mai aspettata così fatiscente e disordinata. Paul era li per recuperare degli oggetti che servivano all’anziano signore, ma quello che trovò sembrava uscito direttamente da un film horror: nel buio seminterrato si imbattè nella creatura più assurda che aveva mai visto. Continua a leggere per scoprire la storia.

Paul rimase scioccato da quello che aveva visto. Se qualcuno gli chiedeva di spiegare ciò che aveva visto, riusciva a dire solamente di essere stato a contatto con un essere che non poteva essere di questo pianeta. Paul era sotto shock dopo aver visto quella creatura, che sembrava avesse molteplici gambe ed era sporchissima; era un essere unico nel suo genere e voleva assolutamente scoprire cosa fosse. La cosa più intelligente da fare in quel momento era farlo visitare da un veterinario…

Ma facciamo un passo indietro. Questa storia iniziò quando Paul Russel venne a conoscenza che un suo parente di 82 anni si era trasferito in una casa di riposo, lasciando la sua abitazione in Pennsylvania. L’uomo viveva da solo, ma la sua avanzata età non gli permetteva più di essere autosufficiente e perciò è stato portato in un posto che potesse aiutarlo nelle sue mansioni quotidiane. Stava quindi passando un periodo difficile, perciò Paul decise di volerlo aiutare.

L’alzheimer aveva colpito l’anziano signore e la famiglia ha visto nella casa di cura l’unica soluzione a questo problema. Il trasferimento in un centro specializzato avrebbe aiutato a tenerlo d’occhio. Purtroppo però la famiglia non era bene a conoscenza della vita del signore e non avevano idea che trasferirlo avrebbe portato ad una strana serie di eventi.

Il trasferimento nella casa di cura prevedeva il seguire delle regole rigidissime. Tra queste era presente anche il divieto di far entrare animali domestici e questo significava purtroppo per l’anziano signore lasciare il suo amato gatto siamese di 17 anni, Siam. Paul, vedendo la situazione drammatica, decise di aiutare il suo parente prendendo in mano la situazione. Infatti lui e la sua compagna erano degli amanti degli animali, ne possedevano alcuni domestici, e l’idea era quello di adottare il povero Siam.

Studi effettuati negli anni hanno dimostrato come le persone anziane che possiedono animali domestici giovano di benefici per la salute, soprattutto in termini di pressione sanguigna e di livelli di stress. C’è però anche un lato negativo: con l’avvento dell’età avanzata può essere difficile prendersi cura di un animale domestico. Questo può portare a trascurare l’animale, tanto da diventare dannoso per quest’ultimo, e portare a una situazione drammatica. Ed è qui che Paul arriva in soccorso del suo parente.

La prima cosa che Paul notò erano le pessime condizioni in cui versava la casa. Dall’esterno l’abitazione non sembrava trasandata, il prato era stato tagliato di recente e il vialetto era pulito, ma quello che si trovava al suo interno era inimmaginabile. Già dallo stato fatiscente in cui si trovava la porta di ingresso si poteva intuire che la casa aveva vissuto giorni migliori. Appena l’aprì, Paul si trovò una serie di sorprese…

Appena entrato in casa, Paul provò ad accendere l’interruttore della luce ma senza successo. L’unica cosa che poteva fare era accendere l’interruttore principale che si trovava in cantina; prese così la torcia e si avviò verso le scale. Scendendo la prima cosa che notò era il forte odore di pesce andato a male che arrivava dalla cantina, senza però farsi troppe domande. Mentre cercava l’interruttore, Paul inciampò su qualcosa e, puntando la luce intorno a sè, vide che la casa era piena di spazzatura: mobili rotti, scatole e giornali erano ammucchiati senza alcun senso in tutta casa. Ma quello che avrebbe scoperto sarebbe stato ancora più assurdo...

Guardandosi intorno con la torcia, Paul vide che le finestre erano state tutte oscurate e che il muro aveva delle strane striature. La situazione divenne ancora più macabra a causa della sensazione di essere osservato che stava provando Paul, che cercò di togliersi dalla testa in tutti i modi possibili. Era convinto che potesse essere un topo, ma poteva essere anche qualcosa di peggio.

Paul si concentrò sulle striature che vedeva sul muro. Si avvicinò per vedere meglio e notò che quei segni erano in realtà graffi che avevano stralciato la carta da parati. Ipotizzò subito che questi potessero essere segni lasciati da Siam, il gatto siamese del suo anziano parente, ma di lui non aveva ancora visto traccia. Dove era finito Siam?

Tutta questa situazione intimorì Paul, che iniziò la ricerca di Siam camminando lungo il corridoio e sussurrandone il nome. Improvvisamente sentì qualcosa di strano che gli gelò il sangue e il suo istinto lo spinse alla fuga. Ma Paul non voleva lasciare la casa senza il gatto, così continuò a cercare: nel soggiorno, in cucina, in giardino, nelle camere da letto e nel bagno – il gatto non era da nessuna parte. Tuttavia, Paul non si arrese.

Paul escogitò un piano: andò nel negozio più vicino a comprare il cibo per gatti, in modo da poter attirare Siam a sè una volta tornato alla casa. Entrò in cucina e prese due ciotole, una per il cibo e una per l’acqua, e aspettò. Passò qualche ora e di Siam non si era vista traccia. A quel punto Paul temette per il peggio perciò prese misure disperate.

Paul era determinato nel trovare Siam, non poteva pensare che un essere intelligente come il gatto non se la fosse cavata in quella situazione. Perciò iniziò a chiamare il nome del gatto sempre più forte: “Siam! Siam! Dove sei!”, gridò senza successo. A quel punto Paul cominciò a scavare in mezzo alle scatole, piene di oggetti del suo parente, sperando di trovare Siam in una di queste.

Il buio era un ostacolo nella ricerca di Siam, c’erano troppi posti dove un gatto poteva nascondersi. Perciò Paul decise di ritornare in cantina e di accendere l’interruttore principale, che in precedenza non aveva fatto perchè fuggito dalla paura. Con cautela camminò lungo il corridoio fino a raggiungere la cantina, quando all’improvviso udì un suono che lo sorprese.

Un forte grido riecheggiò in tutta la casa, lasciando Paul impietrito: “Da dove diavolo viene questo suono?” pensò. Mentre il suono si ripeteva, Paul cercò di raggiungerlo e finalmente, dopo essere salito al piano superiore, scoprì che il suono arrivava dal bagno. A quel punto attraversò il corridoio e si diresse verso la porta…

Preso dal panico, Paul aprì la porta del bagno con un calcio! Entrò e tirò la tenda della doccia. A quel punto scoprì cosa facesse quello strano suono: era Siam raggomitolato in un angolo della vasca che chiamava aiuto! Il gatto era terrorizzato e affamato, Paul non aveva la minima idea di quando questa povera creatura aveva mangiato l’ultima volta. Prese perciò Siam in braccio e si diresse verso il corridoio dove però accadde qualcosa che gli fece gelare il sangue nelle vene.

La felicità di aver ritrovato il gatto del suo anziano parente fece subito spazio alla paura di quello che Paul aveva sentito provenire dall’oscurità. Sembrava come un ringhio profondo che partiva da un’altra stanza e riecheggiava nel corridoio. Paul era molto preoccupato: Siam era con lui e non poteva essere l’autore di questi strani rumori, perciò cosa poteva essere? Paul non ebbe dubbi che si trattasse di un’altra creatura, ma non gli sembrava un gatto.

Paul ipotizzò che il rumore fosse causato da un procione o da qualche altro animale selvatico che era entrato nella casa abbandonata. Questo spiegherebbe anche perchè il povero Siam fosse spaventato quando fu trovato dentro la vasca da bagno. Alla fine intuì che il rumore proveniva dal seminterrato. Armato di torcia, Paul si avviò verso la porta e ciò che vide fu una scena che non dimenticherà mai.

Quello che doveva essere un semplice aiuto a un parente anziano si stava lentamente trasformando in un film dell’orrore. Paul poteva semplicemente prendere Siam e scappare da casa, ma non agì in questo modo. Sparì all’improvviso la paura e si guardò intorno: una creatura enorme uscì di scatto da sotto il letto che scappò in cantina. La cosa spaventò moltissimo Paul che stupefatto si chiese: “Che diavolo era quello?”.

Alla vista di questa spaventosa creatura, Paul scappò fuori di casa. Però si sentiva in dovere di andare in fondo alla questione, perciò con l’aiuto di sua moglie Jill trovò il coraggio di rientrare nella casa dell’anziano parente con l’obiettivo di catturare il misterioso essere. Adesso che aveva salvato Siam, voleva vedere se poteva aiutare anche quest’altra creatura. Il giorno dopo i due sposi scesero nello scantinato buio, attrezzati di tutto il necessario per poter portare a termine la missione.

Equipaggiati con trappola e torcia, Paul e Jill scesero con cautela le scale. Nonostante i buio dovuto all’assenza di corrente elettrica, gli sposi non ci misero molto a trovare la bizzarra creatura. Paul ricorda: “Il giorno dopo sono andato nel vecchio seminterrato inquietante. Ero lì che illuminavo con la mia torcia – era come un film dell’orrore. Poi l’ho trovata in un angolo…”.

La coppia mise all’angolo l'enorme creatura così da permettere a Paul di catturarla. Jill appena la vide rimase senza parole: non credette al marito quando gli raccontò cosa aveva visto, ma adesso se la ritrovava davanti ed era reale! Era un essere polveroso, con tante gambe e sembrava avere degli occhi luminosi. Raggiunto l’obiettivo, i due si precipitarono fuori di casa.

Jill e Paul rimasero scioccati dall’esperienza: cosa era quella creatura? Da dove proveniva? Perchè era in casa dell’anziano parente? Paul ipotizzò che fosse un animale selvatico a lui sconosciuto che si era intrufolato nell’abitazione. Per togliersi ogni dubbio lo portarono dal veterinario più vicino, al quale consegnarono la bizzarra creatura.

Anche il veterinario rimase stupito quando si trovò di fronte a questo essere ridotto in quelle condizioni. Con molta cautela tentarono di stabilire un contatto con questa creatura sconosciuta; mentre si stavano avvicinando, essa si girò di scatto. Rimasero sbalorditi da ciò che si trovarono davanti: dagli strani tentacoli sporgeva una testa e tutto fu più chiaro…

Forse quello che si trovavano davanti era una strana mutazione? O forse era nato con più gambe? Le domande erano molte ma al veterinario non interessavano al momento perchè vedeva che l’animale stava soffrendo e doveva intervenire. Toccando gli strani arti capì che non erano funzionanti e forse non lo erano affatto. Quando la creatura si girò ogni dubbio svanì. E quello che scoprirono era inaspettato.

Quella che spuntava da quell’ammasso di pseudo tentacoli era la testa di un gatto! Paul e Jill rimasero sbalorditi, ciò che aveva intorno era un ammasso di pelliccia sporca. Per via della sua incapacità di nascondersi, decisero di chiamare l’animale Hidey. I veterinari lo misero sotto anestesia e iniziarono a tosare la massa di pelliccia che lo copriva. La clinica scrisse su Facebook: “Il nostro team medico ha rasato i chili di pelo aggrovigliato dal suo corpo e, inutile dirlo, ora si sente molto meglio!”.

Caitlin Lasky, responsabile senior delle comunicazioni di marketing della Western PA Humane Society, ha riferito: “Hidey era sovrappeso, e questo rende più difficile per [i gatti] pulirsi, ed è allora che si vedono formarsi i feltri”. L’arcano fu risolto: la bizzarra creatura era un gatto che, sfortunatamente, il vecchio proprietario aveva dimenticato da tempo.

La tosatura del pelo mostrò che la povera Hidey era un gatto normalissimo, che però si era sfortunatamente ritrovato in una situazione paradossale. La responsabile senior delle comunicazioni di marketing per la Western PA Humane Society, Caitlin Lasky, aggiunse al suo precedente commento: “Non avevano mai visto niente del genere”. Si riferiva ai dreadlocks del gatto e a come sono stati rimossi in modo sicuro. Hidey ha fatto un’impressione estrema sul team veterinario.

E inoltre, Caitlyn ha aggiunto: “Anche quando ho cercato online, ho avuto difficoltà a trovare qualcosa di simile, quindi è un caso unico. In questo caso, l’unico modo per salvare il gatto era quello di radere tutta la sua pelliccia. La squadra non poteva commettere alcun errore”. La situazione in cui versava Hidey l’aveva affaticato molto, ma nonostante ciò il gatto era sostanzialmente sano.

L’ultimo commento di Caitlyn è stato “La pelliccia pesava circa 900 grammi! Un sacco di pelo. Dovevano essere anni di grovigli per averla così lunga”. Purtroppo a causa dell’Alzheimer, l’anziano parente si era scordato di dire a Paul dell’esistenza di Hidey, e forse anche lui se n’era scordato nell’ultimo periodo. Fortunatamente tutto era andato per il meglio, ma adesso il gatto era rimasto senza una casa dove andare. Quale sarebbe stato il suo destino?

Una volta passato il suo periodo di cura dal veterinario, Hidey era pronta per iniziare una nuova avventura e gli sposi erano decisi a dargli una casa. Questo sarebbe significato che avrebbero portato altri 2 gatti nella loro famiglia, che si sarebbero aggiunti ad altri tre gatti e due cani. Nonostante questa necessita di dover convivere con altri animali, i due gatti potevano dirsi fortunati ad aver trovato una nuova casa.

Adesso che l’ammasso di pelo era sparito, Hidey aveva bisogno di un po’ di tempo per abituarsi a questa nuova situazione. Tutta quella pelliccia aveva impedito al gatto di effettuare le normali transizione della vita. Hidey doveva ancora uscire dal suo guscio, ma Paul era convinto che fosse a suo agio nella nuova casa. Adesso aveva la possibilità di vivere una vita felice e in salute, ma forse non se ne era reso ancora conto.

Dopo tutto quello che aveva passato era naturale che Hidey avesse bisogno di un po’ di tempo per adattarsi alla nuova casa e al suo nuovo corpo. Purtroppo ha passato anni in cui non è stata minimamente accudita e perciò serviva tempo prima che potesse fidarsi delle persone. Paul disse: “Si è nascosta spesso sotto il letto negli ultimi giorni. L’ho tirata fuori da sotto e l’ho tenuta in braccio, e ora sta cominciando a fare sempre più fusa”.

Paul spiegò: “Negli ultimi giorni è uscita da sotto il letto da sola, e io ho una cuccia per gatti, quindi sta lentamente iniziando a mostrarsi a più persone”. Dan Rossi, amministratore delegato della Animal Rescue League Shelter e della Western PA Human Society, osservò: “La compagnia di un animale domestico fornirà molti benefici positivi agli anziani, ma è una grande responsabilità possedere un animale domestico”.

Dan inoltre diede dei consigli molto utili a Paul e Jill su come comportarsi con Hidey visto la sua situazione. Disse: “Se un membro della famiglia, un amico o un vicino ha un animale domestico, aiutateli a fare in modo che ci sia un sistema di supporto se o quando le facoltà mentali iniziano a diminuire”. Hidey diventò il simbolo di quanto sia importante dare tutte le attenzioni necessarie a chi si trova in difficoltà, come gli anziani e i loro animali domestici.

A conclusione, Dan disse: “Anche i rifugi a porte aperte, come l’Animal Rescue League Shelter e la Western PA Humane Society, non rifiutano nessun animale a meno che non ci siano altre scelte per l’animale”. Ci volle un po’ più del tempo dovuto affinchè Hidey si abituasse al suo nuovo corpo senza la pelliccia sporca e al contatto con le persone, ma alla fine ci riuscì.

“A parte il fatto che è un po’ distaccata, se la prendi in braccio inizia a fare le fusa” affermò Paul. Jill invece stravedeva per Hidey, tanto che dichiarò: “Comanderà la casa in sei mesi”. Alla fine il gatto riuscì lentamente ad adattarsi alla nuova casa e alla nuova vita, decisamente migliore rispetto alla prospettiva che aveva prima. Adesso Hidey e Siam avevano una nuova famiglia, composta da gatti, cani e umani.

Grazie alla fortuna la povera Hidey è stata trovata e accudita da Paul e Jill, altrimenti il suo destino, visto la presenza di quell’ingombrante pelliccia troppo cresciuta, sarebbe stato molto più brutto. L’obiettivo di questo articolo è quello di sensibilizzare le persone su queste situazioni e cercare di invogliarle ad aiutare i loro parenti anziani nella cura dei loro amici animali, affinchè non si possa assistere ad un abbandono involontario. Ma purtroppo questo non è l’unico caso. Se sei interessato, prosegui per leggere un’altra storia.

Purtroppo la storia di Hidey non è unica al mondo. Una altro gatto, Sinbad, era stato rinvenuto nelle stesse condizioni. “Sinbad è arrivato al nostro rifugio dopo che un dipendente di una società elettrica lo ha visto nella casa di un signore anziano. L’uomo non era in grado di prendersi cura di se stesso, e questo era evidente nelle condizioni di Sinbad”, ha detto a Love Meow Elliott Serrano di The Anti-Cruelty Society di Chicago.

Il gatto era stato trascurato involontariamente per anni dal suo anziano padrone. Il pelo di questo gatto persiano era diventato grigio, arruffato e pieno di feci e vermi. Fortunatamente i suoi soccorritori si accorsero della situazione in cui era l’animale e il signore anziano accettò che esso fosse portato via, perchè sarebbe stato sicuramente meglio con un altro proprietario. Così i membri dell’associazione presero in custodia Sinbad, pensando a quello che avrebbero potuto fare.

“Sembrava davvero che stesse trascinando un tappeto dietro di sé”, ha detto Colette Bradley, una portavoce dell’associazione, “Era stanco, si poteva dire”. La squadra di veterinari teneva fermo Sinbad mentre veniva tosato, ma fortunatamente il gatto si mostrò collaborativo durante l’operazione di rimozione di quella pelliccia troppo cresciuta e opaca in cui era bloccato, così fu più semplice curarlo.

Sinbad comprese che collaborare con queste persone lo avrebbe fatto stare meglio, infatti rimase calmo per tutto il tempo. “Era così tollerante e dolce durante la cura, che è stata estenuante. Ci sono volute ore”, disse Elliott. Lentamente il piccolo Sinbad emergeva da quell’ammasso di pelo e sporcizia che lo aveva avvolto.

Per togliere tutto il pelo in eccesso sono state necessarie addirittura due sedute! Quando conclusero l’operazione, i veterinari si resero conto che la quantità di pelo tagliato raggiungeva il peso di 2,5 chili. A fine di tutto Sinbad era irriconoscibile, non sembrava più lo stesso gatto.

Adesso che si era tolto di dosso il peso della pelliccia, Sinbad adesso doveva imparare di nuovo a camminare con le zampe posteriori. A causa di tutto quel pelo non le aveva più utilizzate e ciò ha portato a un loro indebolimento. Il nuovo proprietario di Sinbad disse in un’intervista: “Riceve molto amore e attenzione… Sono stupito di quanto ami le persone… Anche se la gente non lo ha sempre trattato bene… È una lezione che tutti possiamo imparare”.

Il responsabile delle informazioni della Chicago Anti-Cruelty Society, Elliott Serrano, disse: “Non stava ricevendo molte attenzioni a causa di tutti i grovigli sul suo corpo e con 2,5 chili di peli, quindi non era solo in un ambiente trascurato, ma anche in una condizione trascurata”. Adesso il pelo in eccesso era sparita e Sinbad aveva anche iniziato una terapia per riprendere a camminare con le zampe posteriori, però c’era ancora un altro problema da affrontare.

Sinbad era anche stato trovato in una condizione di malnutrizione, perciò doveva aumentare di peso il prima possibile. La dottoressa Robyn Barbiers, presidente della Chicago Anti-Cruelty Society, disse: “Abbiamo avuto un volontario che è molto bravo a far mangiare i gatti, che ha iniziato a fare un porridge, glielo ha messo in bocca e dopo sei giorni ha iniziato a mangiare da solo”.

Mentre Sinbad stava recuperando a piccoli passi la piena salute, i veterinari si misero subito alla ricerca di un potenziale affidatario. Però quello che è successo mentre il gatto stava per venire accolto nella nuova casa ha dell’incredibile. Il genitore adottivo di Sinbad sentì subito un legame speciale con il gatto e dichiarò: “Quel primo fine settimana quando l’ho portato a casa, tutto quello che voleva fare era sdraiarsi sul mio petto e fare le fusa e cinguettare e stare con me. Questo mi ha convinto che voleva restare”.

Il genitore adottivo aggiunse: “Non l’avremmo mai scoperto se qualcuno non si fosse preoccupato abbastanza di un animale in difficoltà, non avesse scattato una foto e non ce l’avesse mandata in modo che i nostri investigatori potessero andare a salvare questo gatto”.

Sinbad nella nuova famiglia si stava finalmente godendo la vita. Era arrivato a pesare 3,5 chili, quello che ci si aspetta da un gatto della sua taglia. Il nuovo proprietario descrisse Sinbad come un animale esuberante e con una forte personalità. Postò pure una foto di Sinbad che lo ritraeva sulle sue spalle dopo che era balzato li sopra all’improvviso.

Fortunatamente anche questa storia ha un lieto fine. Ma ciò non sarebbe stato possibile senza l’aiuto dell’impiegato della società elettrica che si accorse di Sinbad e ebbe la lucidità di prenderlo e portarlo dal veterinario. Questa sua volontà di aiutarlo è stata fondamentale per la vita di Sinbad e non era così scontata. Il viaggio del gatto, da trascurato ad amato da tutti, lo ha reso un simbolo per gli animali salvati ovunque.

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