Le liti più famose fra calciatori
Le liti fra calciatori e allenatori, fra rivali e compagni di squadra sono frequenti e non mancano mai di un retrogusto trash. Nella storia del calcio sembra ci sia chi si distingue per le parole violente e chi per i calci più forti, quelli più o meno propensi ad esternare la rabbia e quelli che nella loro carriera hanno collezionato ammonizioni e rossi per falli decisamente intenzionali e vendicativi. Vi sembra la descrizione della trama di un saggio sull’emotività dei calciatori? No, è semplicemente l’osservare le personalità che giocano in campo, perché ci rappresentano, ci appartengono e soprattutto perché ci piacciono anche quando si scontrano, diciamola tutta.
Pensiamo alla rissa più recente, lo scontro fra Ibra e Lukaku. Siamo alla fine del primo tempo di Coppa Italia dello scorso 26 gennaio: dopo un contrasto fra Romagnoli e Lukako si è accesa una lite fra quest’ultimo e Ibrahimovic, intervenuto per difendere il compagno di squadra. Sono volate offese alle famiglie e secondo quanto ricostruito, Ibra avrebbe offeso le origini di Lukaku, alludendo a presunti riti wodoo fatti da sua madre. Il centravanti nerazzurro avrebbe risposto con un bel vaffa rivolto alla moglie e alla mamma del suo ex compagno di squadra. Lo scontro sarebbe continuato anche negli spogliatoi, dove i compagni di Lukako hanno fatto fatica a tenere a bada il desiderio di finire con le mani. Tutto ciò è costato un cartellino giallo ai due calciatori e valanghe e valanghe di articoli di giornali, post sui social e commenti di tifosi.
Tra le liti più belle si ricordano davvero delle perle di violenza verbale, per esempio quella fra Adem Ljajic e Delio Rossi: richiamato in panchina nella partita tra Fiorentina e Novara, Adem Ljajic si prende a male parole con Delio Rossi: il tecnico, imbufalito, si lancia verso l’attaccante serbo, lo prende per il collo e cerca di colpirlo ripetutamente nonostante l’intervento dei membri dello staff viola. A spiegazione dell’accaduto sono state date diverse versioni, tutte ricche di insulti riguardanti la famiglia, offese a dir poco gratuite e di poco gusto.
Altro Scontro memorabile, sia per il protagonista che è di certo un mito indiscusso, sia per le modalità della lite stessa risale al 1984, nella finale di Coppa del Re tra Athletic Bilbao e Barcellona, quando Diego Armando Maradona cercò vendetta e scatenò una rissa contro Andoni Goikoetxea che gli aveva spezzato la caviglia qualche mese prima. Gli animi erano decisamente infiammati e el pibe de oro subì una maxi squalifica di tre mesi per il suo gesto. Volarono calci anche durante la finale di coppa Italia 2010 Roma-Inter quando Francesco Totti fu autore di un fallo cattivo su Mario Balotelli, a tre minuti al termine della partita. Totti colpì Balotelli con un calcio forte, fu espulso e ricevette una squalifica. Anni dopo nella sua autobiografia lo stesso Totti dichiarò che quello è stato il più brutto fallo della sua carriera. Mario Balotelli si ricorda bene anche e soprattutto per il suo modus operandi irruento. Diverse sono le occasioni che lo vedono protagonista di uno scontro. Una fra le tante è quella durante la Premier League, anno 2012-2013 quando un’entrata in ritardo ai danni di un compagno in allenamento di Mario Balotelli fa perdere le staffe a Mancini: il tecnico lo afferra per la pettorina e i due vengono quasi alle mani, il tutto immortalato dalle immagini pubblicate immediatamente sui tabloid inglesi.
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