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I 50 tennisti più forti di sempre

Giocatori, uomini e donne, che hanno segnato la storia del tennis: i 50 migliori di sempre.

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Il tennis è uno degli sport più popolari del mondo, le cui origini possono essere individuate in giochi appartenenti alla cultura greco-romana o longobarda. Per ogni tennista vincere un Grande Slam equivale a realizzare il sogno di una vita, per alcuni diventa addirittura routine. Molti giocatori, uomini e donne, hanno segnato la storia del tennis, e spesso stilare una classifica diventa difficile. Oggi vogliamo provarci, ecco quindi la nostra classifica dei 50 migliori tennisti di tutti i tempi.

50. Gustavo Kuerten - Brasile

Al 50esimo posto della nostra classifica troviamo Gustavo Kuerten, senza dubbio il miglior brasiliano che abbia mai giocato a tennis. Specialista in campi in terra battuta, ha vinto i suoi tre titoli Grand Slam agli Open di Francia (Roland-Garros) nel 1997, 2000 e 2001. Anche se non è mai arrivato ai quarti di finale in nessun altro evento del Grande Slam, Guga era ancora uno dei grandi favoriti dell’argilla al Roland Garros. La stragrande maggioranza dei titoli ATP di Kuerten è stata vinta anche su terra battuta, anche se diversi titoli sono stati contestati su terreno duro.

In totale, Gustavo Kuerten ha totalizzato 20 titoli nella sua carriera che è durata 13 anni dal 1995 al 2008. Ha anche giocato il doppio verso la fine della sua carriera, collaborando con il connazionale Fernando Meligeni per vincere 5 titoli ATP.

49. Illie Nastase - Romania

Nastase ha vinto i titoli del Grande Slam in tutte le possibili combinazioni di gioco, due in singolo, tre in doppio e altri due in doppio misto. La sua vittoria più impressionante fu quella contro Arthur Ashe agli US Open del 1972, dove ci vollero cinque set e quasi cinque ore per vincere. L’ex tennista romeno è stato anche un giocatore versatile, vincendo eventi ATP su tutte le superfici. Potrebbe essere stato uno dei migliori giocatori di tennis sul tappeto della storia, avendo vinto praticamente tutti i tornei su questa superficie a cui ha partecipato negli anni ’70.

In totale, Ilie Nastase ha vinto 57 titoli nella sua carriera che ha attraversato 16 anni dal 1969 al 1985.

48. Justine Henin - Belgio

48esima posizione per Justine Henin. Dotata di una classe fuori dal comune la belga è stata una delle protagoniste del tennis femminile degli anni 2000. La Henin è riuscita a imporsi in un tennis che sempre più faceva della potenza l’arma vincente con la tecnica. Si potrebbe dire che è stata la Federer femminile.

Ha vinto 8 Slam tra cui 4 Roland Garros, ma non è mai riuscita a vincere Wimbledon, perdendo due volte la finale. Si è ritirata da numero 1 nel 2008 a soli 26 anni, per poi rientrare nel 2010 prima del definitivo ritiro del 2011 per problemi fisici. Justine Henin è stata numero 1 del mondo per 117 settimane, il suo ritiro prematuro non le ha consentito di scalare ulteriormente la nostra classifica.

47. Monica Seles - Slovenia/Stati Uniti

Un gradino sopra Justine Henin troviamo Monica Seles, nota per le sue capacità sportive ma anche per il suo destino poco fortunato. La tennista slava, naturalizzata statunitense, sarà ricordata sempre per l’aggressione ad Amburgo da parte di un tifoso della sua rivale Graf. Episodio che ha fortemente condizionato la sua straordinaria carriera. Sì perché negli anni ’90 la Seles, insieme a Steffi Graf, è stata la dominatrice del tennis mondiale.

E’ riuscita a vincere 9 Slam, tra cui 4 Australian Open, e 53 tornei in singolare. Non riuscì a vincere Wimbledon, sconfitta in finale dalla Graf. Meriterebbe una posizione in classifica più alta, l’aggressione ci ha privati di una delle giocatrici più forti di tutti i tempi che a 19 anni aveva già vinto 8 dei suoi 9 Slam. I problemi psicologici dopo Amburgo non le consentirono di battagliare ad alti livelli. E’ stata numero 1 del mondo per 178 settimane.

46. Jim Courier - Stati Uniti

Altro statunitense al 46esimo posto della nostra classifica. Jim Courier ha iniziato brillantemente la sua carriera battendo il suo connazionale André Agassi in cinque set al Roland-Garros. Ha poi vinto quattro titoli del Grand Slam, due al Roland Garros e altri due a Melbourne. Si è ritrovato più volte contro Stefan Edberg, il suo avversario più formidabile: tre volte nella finale del Grande Slam, e ha vinto due volte. Jim Courier ha trascorso 58 settimane ai vertici del mondo e, nonostante una partita decente su tutte le superfici, la maggior parte delle sue vittorie nei tornei sono state vinte su superfici dure. Dopo aver appeso la racchetta al chiodo, Courier ha fondato l’organizzazione no profit “Courier’s Kids” per aiutare i bambini a giocare a tennis.

Durante la sua carriera durata 12 anni tra il 1988 e il 2000, l’americano vinse un totale di 23 titoli singoli maschili sul circuito ATP, inclusi 4 titoli Grand Slam (2 volte gli Australian Open e 2 volte Roland-Garros).

45. John Newcombe - Australia

Al 45esimo troviamo il primo australiano della nostra classifica dei 50 tennisti più forti di sempre, John Newcombe, che ha avuto una carriera molto produttiva nei tornei singoli. Infatti, ha vinto diversi titoli agli US Open, agli Australian Open e a Wimbledon. Il gioco più importante della sua carriera fu la sua vittoria su Ken Rosewall a Wimbledon nel 1970.

Tuttavia, Newcombe è anche meglio conosciuto per i suoi titoli ATP duplicati. Ha vinto ben 17 titoli del Grande Slam in questo formato, inclusi molti con il collega australiano Tony Roche. Mike Bryan impiegherà 30 anni per battere finalmente questo record impressionante. Oltre a tutti i titoli singoli e doppi che ha vinto in una carriera di 13 anni, Newcombe ha anche vinto la Coppa Davis per ben 5 volte con la squadra australiana!

44. Maria Bueno - Brasile

Maria Bueno è stata una delle più grandi giocatrici tra gli anni ’60 e ’70. Dotata di un’eleganza naturale e di un servizio potentissimo ha vinto in singolare 7 Slam, per quattro volte gli Us Open e tre volte Wimbledon. Non è riuscita a vincere Gli Australian Open e il Roland Garros, entrambe le volte in cui è arrivata in finale sulla sua strada c’è stata Margaret Smith Court che le ha negato la vittoria. È stata la prima tennista a conquistare il Gran Slam in doppio, dove era una delle migliori giocatrici.

Nel 1959 vince il torneo di Wimbledon a soli diciannove anni, battendo in due set Darlene Hard. Si ripete agli U.S. National Championships. Nello stesso anno è classificata n. 1 del mondo ed è nominata "Sportiva dell'anno" dalla prestigiosa agenzia di stampa statunitense Associated Press.

43. Suzanne Lenglen - Francia

Suzanne Lenglen è stata una delle pioniere del tennis femminile mondiale. La tennista francese fu la dominatrice sui campi europei tra la fine degli anni ’10 e gli anni ’20. Vinse 6 Roland Garros in singolare 1 in doppio e 2 in doppio misto, a cui si aggiungono 6 Wimbledon in singolare 6 in doppio e 3 in doppio misto. Alle Olimpiadi di Anversa del 1920 vinse l’oro in singolare e in doppio misto e il bronzo in doppio. Grazie a lei gli incontri femminili, che prima suscitavano poco interesse, divennero un’attrazione in grado di portare sugli spalti migliaia di fan. A lei è dedicato il secondo campo dello stadio del Roland Garros.

Atleta estroversa e dettatrice di mode, fu la prima celebrità femminile del tennis e una delle prime stelle internazionali dello sport femminile, soprannominata La Divine dalla stampa francese. La Lenglen è stata duramente criticata dalla stampa e dai fan riguardo alla sua decisione di diventare una tennista professionale. Infatti, la Federazione Francese espulse lei e Feret, mentre l'All England Lawn Tennis Club revocò la sua appartenenza.

42. Arthur Ashe - Stati Uniti

Arthur Ashe non era solo un leader sul campo nella promozione del tennis americano, ma anche un attivista sociale. Ha vinto tutti i tornei del Grande Slam tranne Roland Garros, e ha battuto il collega americano Jimmy Connors nel 1975 a Wimbledon per vincere il suo ultimo titolo. Ashe fu il primo afroamericano a vincere un torneo del Grande Slam e giocò un ruolo importante nella lotta globale contro l’AIDS. Ha terminato la sua carriera di 14 anni nel 1980 dopo aver vinto 33 titoli sul circuito ATP, di cui 3 nel Grand Slam: gli US Open nel 1968, gli Australian Open nel 1970 e Wimbledon 1975. La vita di Ashe subì una svolta tragica nel 1988 quando scoprì di aver contratto il virus HIV durante una trasfusione di sangue subita durante una delle due operazioni che subì al cuore. Lui e sua moglie mantennero segreta la notizia della malattia sino all'8 aprile 1992, quando USA Today riportò la notizia del suo grave stato di salute.

Negli ultimi anni della sua vita Ashe prestò molta attenzione alla diffusione dell'AIDS nel mondo. Spese anche buona parte dei suoi ultimi anni nello scrivere le sue memorie, Days of Grace, finendo il manoscritto soltanto una settimana prima della sua morte.

41.Guillermo Vilas - Argentina

Al 41esimo posto della classifica si piazza Guillermo Vilas, un giocatore a cui piacevano i lunghi scambi in un momento in cui la maggior parte dei migliori giocatori spesso preferiva servire e finire lo scambio rapidamente. Fu il primo uomo sudamericano a vincere un Grande Slam dopo aver battuto Brian Gottfried al Roland Garros. Vilas detiene due record ATP impressionanti. In primo luogo, ha vinto una serie di 46 vittorie consecutive su tutte le superfici nel 1977, un record che non è stato ancora eguagliato finora. Quindi, è anche detentore del record del maggior numero di titoli ATP vinti in una stagione, nel 1977, con 16 vittorie. L’argentino ha terminato la sua carriera nel 1992 dopo aver vinto 62 titoli sul circuito ATP, di cui 4 nel Grand Slam: 2 volte gli Australian Open nel 1978 e 1979, una volta Roland-Garros e gli US Open nel 1977.

Nonostante la serie straordinaria di vittorie nel 1977, non diventerà numero 1 del mondo a causa del sistema di conteggio dei punti, che l'ATP si è sempre rifiutata di rivedere. Alla fine del 2014 il giornalista argentino Eduardo Puppo insieme al matematico rumeno Marian Ciulpan ha consegnato un rapporto dettagliato con oltre 1.200 schede nel periodo 1973-78, in cui si conclude che Vilas aveva i punti e la media abbastanza per diventare numero 1 scavalcando Connors non nel 1977, ma per cinque settimane nel 1975, a partire dal 22 settembre, e durante le due prime settimane del 1976. I documenti furono acquisiti dall’ATP, e sebbene non fosse confutato, il numero 1 di Vilas non fu formalizzato in prima istanza. Il rapporto è attualmente in fase di studio da parte dell'ATP.

40.Stefan Edberg - Svezia

Stefan Edberg era noto per il suo ottimo gioco di servizio e il suo tiro al volo devastante. È uno dei pochi giocatori ad essere mai stato classificato al primo posto nel mondo per singoli e doppi allo stesso tempo. Ha vinto tutti i tornei del Grande Slam due volte, ad eccezione del Roland Garros, dove ha fatto la finale e ha perso contro Michael Chang. Edberg era un serio rivale di Boris Becker. I due grandi giocatori si incontrarono a Wimbledon per tre anni consecutivi tra il 1988 e il 1990, dove Edberg alla fine vinse 2 vittorie. Ha anche vinto due titoli in doppio con il connazionale Anders Jarryd.

Stefan Edberg ha terminato la sua carriera nel 1996 con un totale di 42 titoli sul circuito ATP, di cui 6 in Grand Slam. Per tutta la sua carriera, Edberg è stato rispettato e ben voluto da colleghi e giornalisti, ed è un giocatore noto anche per la sua correttezza, che gli ha valso per ben 5 anni la conquista dello Sportsmanship Award (Premio sportività), messo in palio dall'ATP per il giocatore più corretto della stagione. Dal 1996, anno in cui Edberg ha abbandonato l'attività agonistica, questo premio porta il suo nome.

39. Boris Becker - Germania

Al 39esimo posto troviamo Boris Becker, il tedesco che ha realizzato quasi tutto ciò che un tennista può sognare. Ha vinto sei titoli del Grand Slam, di cui tre a Wimbledon, e una medaglia d’oro olimpica a Barcellona. Ha anche portato la squadra della Germania Ovest a una spettacolare vittoria sugli Stati Uniti nella Coppa Davis nel 1989, sconfiggendo André Agassi in cinque brutali inning. Becker ha vinto un totale di 26 titoli sui campi da tappeto al coperto nel corso della sua carriera, un record che esiste ancora oggi. Stranamente, ha raggiunto un record ancora più alto per le vittorie in doppio, anche se non ha mai vinto un torneo del Grande Slam in questo formato. Non poteva vincere titoli ATP su terra battuta nei singoli, l’unica area che gli resisteva, ma ne vinse diversi in doppio.

Boris Becker ha terminato la sua carriera nel 1999 dopo aver vinto 49 titoli singoli ATP, più della metà dei quali vinti sui campi da tappeto. A livello di Grand Slam, ha vinto 3 volte Wimbledon, 2 volte gli Australian Open e 1 volta gli US Open. Soprannominato Bum Bum per l'esplosività del servizio e l'abilità nel serve-and-volley, è il più giovane vincitore nella storia del Torneo di Wimbledon maschile, avendolo vinto per la prima volta a 17 anni.

38. Margaret Smith Court - Australia

Margaret Smith Court è un vero e proprio mito del tennis. La tennista australiana, tra il 1960 e il 1975, fu in grado di vincere i 62 titoli del Grande Slam: 24 singolari (record assoluto), 19 doppi femminili e 19 doppi misti (più due finali non disputate e assegnate a tutti e 4 i finalisti). E’ stata la seconda donna della storia a vincere i 4 principali tornei nello stesso anno (1970). Nessuno, né tra gli uomini né tra le donne ha vinto più doppi misti di lei negli Slam. E’ riuscita a vincere per ben 11 volte gli Australian Open, di cui 7 consecutivamente, e il suo record nel torneo australiano è di 61 vittorie e 3 sconfitte.

L’ex tennista australiana è stata al centro di numerose controversie per le sue opinioni sull’omosessualità, definita dalla Court «Un abominio agli occhi del Signore». Il suo schieramento contro la comunità LGBT (famoso fu all'epoca l'attacco all'orientamento sessuale della sua collega tennista Martina Navrátilová), è stato spesso oggetto di controversie, specialmente a seguito delle sue apparizioni negli show televisivi australiani. Tali esternazioni hanno anche sollevato richieste da parte di tifosi e di suoi colleghi (come Navrátilová e John McEnroe) per cambiare il nome alla Margaret Court Arena (così chiamata dal 2003) e intitolarla a Evonne Goolagong, altra grande campionessa australiana del tennis.

37. Mats Wilander - Svezia

Mats Wilander è uno dei pochi giocatori che può vantarsi di aver vinto un Grand Slam su tutte e tre le superfici. Anche se non ha mai vinto Wimbledon, il suo titolo sull’erba è stato vinto agli Australian Open quando questo grande torneo è stato ancora contestato su questa superficie. Giocatore versatile, Wilander ha anche vinto Wimbledon in doppio e ha raggiunto il round finale due volte agli US Open e agli Australian Open con lo svedese Joakim Nyström. Era al suo meglio quando giocava sull’argilla, dove ha vinto tre volte il Roland Garros, battendo Guillermo Vilas nel 1982, Ivan Lendl nel 1985 e Henri Leconte nel 1988.

Mats Wilander ha terminato la sua carriera nel 1996 dopo aver accumulato 33 titoli singoli sul circuito ATP, tra cui 7 vittorie del Grande Slam: 3 volte gli Australian Open, 3 volte Roland Garros e 1 volta gli US Open.

36. Amèlie Mauresmo - Francia

Al 36esimo posto troviamo Amélie Mauresmo, ex tennista francese, famosa per il suo efficace rovescio a una mano (una rarità nel tennis femminile). La Mauresmo è stata la quattordicesima primatista del ranking femminile di tennis. Adattabile a tutte le superfici, nel 2006 ha vinto due titoli del Grande Slam (Wimbledon e Australian Open). Nel corso della sua carriera ha vinto 25 titoli, tra cui 2 Grande Slam e un WTA Championship e un argento olimpico. La Mauresmo fa il suo esordio nel 1996, e nello stesso anno la federazione internazionale di tennis la nominò "giovane tennista dell'anno". Due anni dopo diventò professionista, diventando famosa nel 1999 allorché, semisconosciuta, arrivò in finale dell'Australian Open. Nel torneo in terra d'Australia riuscì a battere la numero 1 del mondo Lindsay Davenport, ma perse nello scontro decisivo da Martina Hingis.

Nel 2003 Amélie Mauresmo vinse la Fed Cup (equivalente femminile della Coppa Davis) con la Francia dopo aver sconfitto in finale gli Stati Uniti d'America. I tre punti che le transalpine conquistarono in finale furono tutti suoi. L'anno successivo partecipò alle Olimpiadi di Atene in cui ottenne la medaglia d'argento. Grazie anche a questo piazzamento, il 13 settembre 2004 la Mauresmo divenne la prima tennista francese a diventare numero uno del ranking WTA dagli anni settanta.

35. Ken Rosewall - Australia

Con una carriera fenomenale che ha attraversato 30 anni tra il 1950 e il 1980, Ken Rosewall merita sicuramente un posto tra i grandi del tennis. I suoi otto titoli del Grande Slam combinati con 15 importanti campionati gli danno sicuramente un posto tra le leggende di questo sport. L’australiano veloce e agile era noto per il suo rovescio e il tiro al volo pulito e preciso. L’immagine di Ken Rosewall è quella di un giocatore incredibilmente coerente. In effetti, è stato tra i primi 20 del mondo per 25 anni consecutivi! Il suo ultimo titolo di Grand Slam fu vinto agli Australian Open del 1972 all’età di 38 anni.

Mancino naturale, sin dalla giovane età è stato impostato a giocare a tennis con la mano destra. Famoso per il proprio colpo di rovescio, ha avuto una carriera eccezionalmente lunga ai più alti livelli confermandosi tra i primi 10 tennisti della classifica mondiale dal 1952 al 1975. Ha vinto tutti i tornei del Grande Slam tranne Wimbledon, nonostante le 4 finali disputate (1954, 1956, 1970, 1974). Nel 1963 è stato autore del Grande Slam dei campionati professionali di tennis e l'unico a detenere contemporaneamente titoli del Pro Grand Slam su tre diverse superfici: in quella categoria di tornei fu primatista assoluto con 15 titoli vinti.

34. André Agassi - Stati Uniti

Al 34esimo posto troviamo André Agassi, uno dei 2 soli giocatori di sesso maschile ad aver completato una carriera in “Golden Slam” (il che significa che durante la sua carriera ha vinto i 4 tornei del Grande Slam e una medaglia d’oro olimpica). Il secondo giocatore ad aver riprodotto questa impresa non è altro che l’eccellente Rafael Nadal. Agassi ha avuto un gioco molto completo, come molti giocatori di questo livello, ma era meglio conosciuto per i suoi incredibili ritorni di servizio che hanno impressionato i suoi avversari. Aveva una coordinazione e una velocità di reazione che lo rendevano molto efficace sul campo. André Agassi è stato davvero una forza dominante su terreni duro, vincendo 46 dei suoi 60 titoli su questa superficie. Nella sua carriera ha vinto 60 titoli ATP e 8 tornei dello Slam, detenendo il primo posto nella classifica ATP per 101 settimane e guadagnando in carriera più di 31 milioni di dollari in premi e 150 milioni di dollari in sponsorizzazioni.

È l'unico tennista della storia ad aver vinto tutte le categorie di torneo esistenti per un tennista maschile in singolare: i quattro tornei dello Slam, la medaglia d'oro del singolare olimpico 1996, il torneo ATP World Championship 1990, gli ATP Masters Series (17), Atp 500 (6) e Atp 250 (27), oltre alla Coppa Davis 1990, 1992, 1995.

33. Maria Sharapova - Russia

Maria Sharapova, soprannominata la tigre siberiana, è entrata nella storia per avere vinto il torneo di Wimbledon all'età di soli 17 anni. La WTA l'ha classificata come numero uno al mondo in singolare in cinque diverse occasioni, per un totale di 21 settimane, diventando la prima tennista di nazionalità russa della storia a raggiungere tale traguardo. È diventata numero uno per la prima volta a 18 anni il 22 agosto 2005 e per l'ultima volta nel luglio 2012. Ha conseguito per cinque volte l'ESPY Award come miglior tennista (2005, 2007, 2008, 2012 e 2014). Ha vinto cinque tornei del Grande Slam (di cui due a Parigi) ed è diventata una delle dieci giocatrici della storia ad avere completato il Career Grand Slam. In carriera, ha vinto in totale 36 tornei in singolare, tra cui le WTA Finals nel 2004 e dodici tornei di categoria Premier.Nel 2012 si è aggiudicata la medaglia d'argento in singolare alle Olimpiadi di Londra.

Malgrado i numerosi infortuni è stata una delle giocatrici più longeve del circuito femminile, avendo vinto almeno un torneo in singolare per tredici anni consecutivi (un anno in meno rispetto alle sole Steffi Graf, Martina Navrátilová e Chris Evert). Unica vittoria assente nel suo palmarès è quella in Fed Cup, dove si è spinta fino in finale nel 2015.

La Sharapova eccelleva nel circuito femminile per l'aggressività del suo stile di gioco e soprattutto per forza mentale e spirito competitivo. Molti commentatori e leggende del passato, come Monica Seles e John McEnroe, hanno notato questo aspetto e l'hanno definita una delle «sportive più competitive di sempre». È la terza tennista della storia, dietro alle sorelle Williams, nella graduatoria dei guadagni ottenuti in carriera: 38 milioni di dollari.

32. John McEnroe - Stati Uniti

John McEnroe, noto anche con il soprannome di “Johnny Mac”, è uno dei giocatori che ha lasciato un segno indelebile nella storia del tennis, soprattutto per la sua personalità e il suo carattere e si piazza al 30esimo posto della nostra classifica. Ha vinto 7 tornei del Grande Slam nella sua carriera che si è conclusa nel 2006. McEnroe ha avuto intense rivalità con qualsiasi giocatore in grado di offrirgli una partita decente (principalmente Borg, Connors e Lendl). Il suo atteggiamento infuocato e il comportamento di un ragazzaccio occasionale hanno fatto odiare o amare gli appassionati di tennis. Era senza dubbio un atleta molto competitivo che odiava perdere e talvolta lasciava che le sue emozioni avessero la meglio su di lui.

Sebbene non abbia mai vinto Roland Garros o l’Australian Open, ha più che compensato con i titoli Wimbledon e US Open. La sua partita più famosa fu sicuramente la finale di Wimbledon nel 1980 contro Bjorn Borg, che vinse 8-6 nel quinto set.

Soprannominato The Genius, è stato numero 1 del mondo per quattro anni consecutivi dal 1981 al 1984. Ha terminato la carriera con 77 vittorie nei tornei di singolare e 77 in quelli di doppio, e detiene pertanto il record del tennis maschile nell'Era Open per numero di titoli totali (singolare e doppio) vinti: 160, incluso il titolo di doppio misto conquistato al Roland Garros nel 1977 e le 5 Coppe Davis. Ha inoltre vinto per cinque volte la Coppa Davis come membro fisso della squadra statunitense, di cui è anche stato capitano, dopo il suo ritiro dal tennis giocato.

31. Ivan Lendl - Cecoslovacchia/Stati Uniti

Al 31esimo posto si piazza Ivan Lendl che viene unanimemente considerato il più forte tennista degli anni ‘80. Vincitore di otto titoli del Grande Slam e quattro volte campione del mondo ITF, Lendl ha dominato la classifica ATP nella seconda metà degli anni ottanta e a fine carriera risulterà il giocatore rimasto al primo posto del ranking per il maggior numero di settimane (270), battendo il precedente record di Jimmy Connors (primato poi superato da Pete Sampras, Roger Federer e Novak Đoković). Il suo palmarès è di 94 tornei vinti, a cui vanno aggiunti 50 tornei di singolare fuori dal circuito ATP, 6 titoli di doppio e un totale di premi in denaro di 21.262.417 dollari (record dell'epoca).

Ivan Lendl evidenziò sin dall’inizio della sua carriera una grande propensione al gioco aggressivo da fondo campo. Il suo colpo coniuga lo stile classico degli attaccanti con quello moderno dei regolaristi, producendo un palleggio pressante anche da posizioni molto arretrate sul campo. Ampia e convessa la preparazione (faccia della racchetta chiusa, quasi parallela al suolo), schiaffo virtuale con la testa della racchetta sotto il livello del polso poco prima dell'impatto, classici il trasferimento di carico e la chiusura in alto e in avanti, sopra la spalla sinistra.

30. Jimmy Connors - Stati Uniti

30esima posizione per Jimmy Connors, ormai ex tennista americano. Soprannominato Jimbo, Connors oggi è considerato fra i più grandi giocatori nella storia del tennis. Mancino, con 109 titoli vinti, è il tennista che ha vinto più tornei nel singolare maschile nell'era Open, conquistando nel corso della carriera otto tornei di singolare del Grande Slam (arrivando altre sette volte in finale) e due titoli di doppio. È stato a lungo al primo posto nel ranking mondiale negli anni settanta (ha concluso l'anno in testa alla classifica mondiale dal 1974 al 1978, stabilendo il nuovo primato poi battuto da Ivan Lendl), riaffacciandosi poi in vetta alle classifiche (è stato numero 1 per 13 settimane) negli anni ottanta, dopo il ritiro del suo grande rivale Björn Borg.

Connors, anche lui mancino, era famoso per il rovescio a due mani e per la straordinaria risposta al servizio. Il suo stile era basato su un gioco tutto di anticipo, con colpi piatti pesantissimi e senza rotazione, e discese a rete per chiudere i punti già praticamente vinti dal fondo. Questo stile di gioco, tipicamente femminile, è dovuto al fatto che Connors ebbe come insegnanti la nonna e la madre. Inoltre il gioco d'anticipo, che sfrutta l'energia impressa alla palla dall'avversario, gli ha permesso di giocare ad alti livelli fino a 40 anni. Rovescio, risposta al servizio, pallonetto, anticipo, gioco a rete e carattere da combattente erano le sue peculiarità positive, il servizio poco potente e il dritto poco sicuro i suoi punti deboli. Fu il primo attaccante da fondocampo ed ebbe in Andre Agassi il suo discendente più diretto. I due furono anche protagonisti di un memorabile quarto di finale agli US Open 1989, perso al quinto set da un Connors ormai trentasettenne.

29. Bjorn Borg - Svezia

Bjorn Borg è un ex tennista svedese. Annoverato fra i migliori tennisti di tutti i tempi, batté numerosi record dell'era Open che tuttora resistono, vincendo il 41% dei tornei del Grande Slam che disputò e il 90% dei singoli match di quei tornei, vincendo l'Open di Francia e Wimbledon nella stessa stagione per tre anni consecutivi, conquistando tre tornei del Grand Slam senza perdere un set. La sua percentuale di vittorie in carriera è dell'82.72% degli incontri disputati e del 70% contro giocatori all'epoca fra i primi dieci al mondo.

La sua ascesa, quando era ancora adolescente, contribuì negli anni settanta alla popolarità del tennis, divenuto da allora tra gli sport più praticati fino ad oggi. Il circuito professionistico diventava sempre più redditizio e nel 1979 fu il primo tennista a guadagnare più di un milione di dollari di montepremi in una stagione. Il logorio psicofisico per una carriera non lunga, ma intensissima, lo portò ad abbandonare il tennis a soli 26 anni, causando sconcerto nel mondo tennistico. Borg è passato alla storia per i suoi cinque successi consecutivi a Wimbledon – record eguagliato solamente, quasi trent'anni dopo, da Roger Federer con la vittoria nelle edizioni 2003-2007 – e per aver saputo adattare al tennis su erba il suo gioco da fondocampo, che sembrava precludergli un ruolo da protagonista sul verde. I suoi successi acquistano maggior valore e considerazione perché ottenuti in un contesto tennistico più volte chiamato dagli appassionati l'età d'oro del tennis che vide affermarsi giocatori come Jimmy Connors e John McEnroe, Ilie Năstase, Vitas Gerulaitis, Guillermo Vilas e Roscoe Tanner.

Born fu il primo a colpire la palla con il colpo diritto costantemente dal basso verso l'alto, conferendole il cosiddetto effetto in top-spin mediante rotazione del polso. I vantaggi di questa tecnica di esecuzione sarebbero poi divenuti alla portata di tutti con l'avvento dei telai in alluminio e grafite e con l'allargamento dell'area del piatto corde: negli anni settanta il solo Borg riusciva a eseguire con regolarità tale colpo. Giocava inoltre con il rovescio a due mani, all'epoca giudicato estremamente inelegante: insieme a Jimmy Connors fu il primo a giocare ad altissimi livelli con quel colpo mostrandone tutte le potenzialità. Infine, la sua preparazione fisica unita alla sua grande solidità mentale lo rendeva un giocatore dotato di resistenza e velocità fuori dal comune.

28. Bill Tilden - Stati Uniti

Bill Tilden, detto Bill, è stato uno dei più grandi tennisti statunitensi degli anni ‘20 e degli anni ‘30. Nella sua prestigiosa carriera, è stato numero uno al mondo vincendo in tutto 19 tornei del Grande Slam: 10 in singolare (si aggiudicò 7 volte gli US Open e 3 volte Wimbledon), 4 in doppio e 5 in doppio misto. Alto, magro e dinoccolato, con braccia lunghe, mani enormi, e spalle eccezionalmente larghe, Tilden possedeva un servizio potente. Utilizzava principalmente battute al servizio in spin e in slice, riservando le sue famose bordate per i momenti cruciali dell'incontro. Tilden preferiva giocare principalmente da fondocampo, da dove lasciava stupefatti gli avversari con le sue tattiche mutevoli: una miscela di scaltrezza, di colpi tagliati o effettati, di schiacciate e lob, e di colpi improvvisi e profondi mirati agli angoli del campo. Colpiva tiri superbamente angolati su risposte quasi impossibili e amava sopra ogni altra cosa affrontare un avversario con un repertorio di colpi potenti. In un modo o nell'altro Tilden avrebbe trovato un modo per colpire la palla e rimandarla al di là della rete. A metà degli anni venti, la punta del dito medio della mano con cui impugnava la racchetta ebbe un'infezione e dovette essere amputata. Tilden dovette anche affrontare un problema cronico al ginocchio, che di tanto in tanto ne impediva notevolmente il movimento. Entrambe le menomazioni furono tenute nascoste al pubblico e non sembrarono ostacolarlo nella sua lunga serie di vittorie.

27. Roy Emerson - Australia

Emerson si aggiudica il 27esimo posto. Tennista che è stato capace di vincere 12 titoli del Grande Slam nel singolare e 16 nel doppio, l'unico che ha vinto tutti e quattro i tornei in entrambe le specialità. I suoi 28 titoli complessivi rappresentano un record in campo maschile. Molti di questi trofei furono vinti quando gli Slam erano aperti solo a giocatori amatoriali, prima dell'avvento dell'Era Open, che permise anche ai professionisti di parteciparvi.

L’abilità nel gioco di volo, i suoi riflessi e il senso acrobatico in ogni zona del campo ne hanno fatto uno straordinario interprete del doppio, forse il giocatore più forte della storia. Ha vinto ovunque e con chiunque avesse a fianco, fosse Fraser, Laver, Stolle, Fletcher o Santana. La sua presenza in doppio, a Wimbledon, bastava ad eccitare il pubblico ed era proprio il caso di dire, così come sarebbe accaduto con Mc Enroe vent’anni dopo, “la miglior coppia del mondo? Emerson e… chiunque sia al suo fianco!“.

26. Bob Bryan - Stati Uniti

Anno 1978, Bryan è un ex tennista statunitense, diventato professionista nel 1998, insieme al fratello gemello Mike, ha avuto molto successo in doppio. Ha vinto 118 titoli di doppio, inclusi 16 titoli dello Slam in 28 finali e a questi si devono aggiungere altri 7 titoli su 9 finali conquistati nel doppio misto. Nel 2005, lui e Mike arrivarono in finale in tutti e quattro i tornei dello Slam, cosa che è successa solo due volte nell'era Open. Nel 2006 i fratelli Bryan vinsero Wimbledon e gli Australian Open. Nel 2007 si ripeterono con gli Australian Open ed attualmente sono numeri uno in classifica, cosa per loro già successa due volte, nel 2004 e nel 2005.

Nel 2008 vincono la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Pechino e nel 2012 quella d'oro alle Olimpiadi di Londra. Nel 2019 i fratelli annunciano l'intenzione di ritirarsi dopo gli US Open 2020. Nel 2020 i Bryan raggiungono gli ottavi di finale agli Australian Open e vincono il torneo di Delray Beach. Successivamente battono in Coppa Davis nella sfida Stati Uniti–Uzbekistan Denis Istomin e Sanjar Fayziev con il punteggio di 6-3 6-4. Scelgono però di non giocare gli US Open e si ritirano il 27 agosto.

25. Stan Smith - Stati Uniti

Stan Smith si aggiudica la 25esima posizione; ex tennista statunitense, iniziò la sua carriera quando ancora frequentava la University of Southern California e durante questo periodo venne nominato per tre volte All-American, vinse nel 1968 il titolo NCAA nel singolare mentre nel 1967 e 1968 lo vinse nel doppio. Agli US Open 1968 raggiunge la prima finale in un torneo dello Slam, nel doppio, assieme a Robert Lutz vincendolo. Nel 1970 raggiunge e vince la finale degli Australian Open nel doppio maschile sempre insieme a Lutz. Nel 1971 arriva a quattro finali dello Slam, due in doppio e due in singolare. Chiude la stagione da solo in testa alla classifica davanti a Nastase che aveva sconfitto a Wimbledon. Nel 1974 raggiunge tre finale dello Slam consecutive, insieme a Robert Lutz, nel doppio maschile a partire dagli Open di Francia. Dal 1978 raggiunge tre finali consecutive agli US Open assieme a Lutz vincendo la prima e la terza ma perdendo nel 1979 dagli americani Peter Fleming e John McEnroe. L'ultima finale la raggiunge al Torneo di Wimbledon 1981 dove lui e Lutz vengono sconfitti di nuovo dalla coppia composta da Fleming e McEnroe. È stato inserito nella International Tennis Hall of Fame nel 1987.

Nel 1971 la Adidas che era lo sponsor tecnico di Stan Smith gli propose di indossare in campo un nuovo modello di scarpa chiamata Haillet; a loro volta dedicate al tennista francese Robert Haillet. Nel 2011 a quarant'anni dal modello Haillet, la Adidas immise sul mercato un modello rivisto e corretto intitolandolo proprio a Stan Smith. Peculiarità di questo modello è la presenza dell'immagine stilizzata del tennista impressa sulla linguetta al posto del classico logo distintivo. Il modello di enorme successo fu poi riproposto nel 2014, anche se paradossalmente non sono scarpe adatte alla pratica sportiva e men che meno al tennis.

24. Lewis Hoad - Australia

24esima posizione per Lewis Hoad, tennista australiano classificato per cinque anni consecutivi tra i primi dieci tennisti dilettanti raggiungendo la prima posizione nel 1956. Non gli è riuscito di diventare il secondo tennista della storia a conseguire il Grande Slam, perdendo contro Ken Rosewall agli U.S. National Championships del 1956. Con queste vittorie fa comunque parte di quel gruppo ristretto di tennisti (10) che sono riusciti a vincere tre titoli dello Slam in una sola stagione. Oltre ai quattro titoli nel singolare, ha vinto otto titoli nel doppio maschile: gli Australian Championships nel 1953 e nel 1956, gli Internazionali di Francia nel 1953 e gli U.S. National Championships, nel 1953 e nel 1956, sempre in coppia con Ken Rosewall.

Hoad ha vinto il singolare agli Internazionali d'Italia del 1956 ed è stato finalista nel 1953 a soli diciotto anni. A Roma ha vinto tre volte il torneo di doppio, in coppia con Ken Rosewall nel 1953, e con Jaroslav Drobný nel 1956 e nel 1957. Hoad ha fatto parte della nazionale australiana di Coppa Davis tra il 1952 e il 1956, vincendo quattro volte il trofeo. Alcuni infortuni fisici gli hanno condizionato la carriera di tennista professionista, negandogli gli eccezionali risultati raggiunti da amatore.

23. Martina Hingis - Slovacchia/Svizzera

Oggi allenatrice ed ex tennista, Martina Hingis è di origini slovacche naturalizzata svizzera. Raggiunse il successo nel periodo di transizione tra il tramonto della Graf e la futura ascesa delle sorelle Williams. In carriera si è aggiudicata in tutto 43 titoli WTA in singolare e 64 in doppio, compresi 25 tornei del Grande Slam. A 16 anni fu la più giovane tennista a vincere Wimbledon e diventare numero uno del mondo, nonché uno dei più grandi talenti tennistici femminili degli anni 90. Vittima di diversi infortuni e delle forti pressioni psicologiche sulle sue aspettative di carriera unite alla giovane età da debuttante, ha annunciato un primo ritiro nel 2003 a soli 23 anni, per poi tornare alle competizioni due anni dopo e ritirarsi di nuovo nel 2007, dedicandosi in seguito al mestiere di coach e di capitano della squadra svizzera di Fed Cup.

In singolare non è riuscita ad aggiudicarsi il Grande Slam per le due sconfitte nelle finali al Roland Garros: la prima (vinta da Iva Majoli) nel 1997, anno in cui Hingis ha vinto gli altri tre Slam, e la seconda nel 1999 (vinta da Steffi Graf). È stata aspramente criticata per il modo in cui sono maturate queste sconfitte a Parigi, per un ginocchio menomato da una caduta a cavallo alla vigilia del torneo nel 1997 e per il cedimento nervoso durante la finale del 1999. Si è definitivamente ritirata dall'agonismo alla fine della stagione 2017, quando era ancora la numero uno al mondo in doppio.

22. Tom Okker - Olanda

22esimo posto per Tom Okker. L’ex tennista, soprannominato L'olandese volante, fu capace di stazionare nei primi 10 della classifica per sette stagioni consecutive dal 1968 al 1974, raggiungendo la terza posizione del ranking il 2 marzo 1974 e aggiudicandosi 31 tornei. In carriera è stato anche numero uno al mondo di doppio, nel 1969. Dopo essersi laureato campione olandese dal 1964 al 1968, Okker decide di passare al professionismo cogliendo il primo successo importante l'anno successivo nel torneo di doppio degli Internazionali d'Italia insieme a Marty Riessen. A livello di singolare nei tornei del Grande Slam la miglior prestazione arriva proprio nel 1968 agli US Open quando raggiunge la prima ed unica finale Slam della sua carriera dove viene sconfitto per 14 - 12 al quinto set dal padrone di casa Arthur Ashe.

Okker viene principalmente ricordato per la sua carriera di doppista dove è stato capace di aggiudicarsi 78 trofei, record battuto solo nel 2005 da Todd Woodbridge, tra cui due tornei dello Slam: gli US Open nel 1976 insieme al solito Riessen e l'Open di Francia nel 1973 in coppia con John Newcombe. Altri successi di rilievo sono quelli conseguiti agli Internazionali d'Italia e al Queen's (insieme a Riessen) e all'Open di Spagna in coppia con Ilie Năstase nel 1973, all'Opel International del 1975 insieme ad Arthur Ashe e il Masters Grand Prix del 1978 insieme al polacco Wojciech Fibak. Okker è stato uno dei primi tennisti professionisti ad oltrepassare il milione di dollari di vincite raggiungendo la cifra di 1.257.200 $ nel 1980, anno del suo ritiro.

21. Rosemary Casals - Stati Uniti

Al 21esimo posto della classifica dei 50 tennisti più forti di tutti i tempi troviamo Rosemary Casals, ex tennista statunitense attiva tra gli anni ‘60 e ‘80. Campionessa di doppio, conquistò in carriera 12 tornei del Grande Slam, giungendo due volte in finale di singolare agli US Open, segnatamente nel 1970, venendo battuta da Margaret Smith Court, e nel 1971, venendo sconfitta da Billie Jean King. Con quest'ultima è ricordata come una delle fondatrici, nel 1973, della WTA.

Nel doppio ha conquistato 112 titoli, tra cui cinque vittorie a Wimbledon e quattro agli US Open. Le frustrazioni che la statunitense ha dovuto sopportare a causa delle sue dimensioni e del suo background hanno influenzato il suo stile di gioco. Nonostante i suoi soprannomi dolci, "Rosie" e "Rosebud", era conosciuta come una giocatrice determinata che usava qualsiasi colpo a sua disposizione per fare punto. "Volevo essere qualcuno", dichiarò la Casals in un’intervista - "Sapevo di essere brava e vincere tornei era una specie di modo di essere accettati". All'età di 16 anni Casals era la migliore tennista di livello junior del nord della California. Rosemary Casals ha giocato un totale di 685 tornei singoli e doppi durante la sua carriera.

20. Pam Shriver - Stati Uniti

20esima posizione per Pamela “Pam” Shiver, ex tennista statunitense che in carriera si è aggiudicata 21 titoli WTA in singolare, raggiungendo la finale agli US Open del 1978 e spingendosi fino alla posizione n°3 in classifica mondiale. Si è inoltre aggiudicata due volte la Fed Cup con gli Stati Uniti nel 1986 e nel 1989. Straordinaria doppista, ha formato, insieme a Martina Navrátilová, una delle coppie di doppio più forti della storia del tennis femminile vincendo in tutto ben 111 titoli WTA tra cui 21 tornei del Grande Slam (completando anche il Grand Slam nel 1984), 10 Masters di fine anno e la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Seul insieme alla connazionale Zina Garrison, più il Roland Garros 1987 vinto in coppia con Emilio Sánchez nel doppio misto.

La Shriver era una giocatrice serve & volley, che scendeva molto spesso a rete. Era supportata in questo da un eccellente gioco di volo. A fondo campo giocava molti colpi in slice, e aveva il rovescio a una mano. Complessivamente in carriera ha vinto ventuno tornei come singolarista, arrivando fino alla terza posizione mondiale, centoundici in doppio e uno nel doppio misto. In Fed Cup ha giocato venti match con la squadra statunitense vincendone diciannove e conquistando il titolo nel 1986 e 1989. Nel 2002 è stata introdotta nell'International Tennis Hall of Fame.

19. Todd Woodbridge - Australia

Alla posizione 19 della nostra classifica troviamo Todd Woodbridge, ex tennista australiano che è stato uno dei migliori specialisti del doppio degli anni novanta, noto per le coppie che ha formato prima con il connazionale Mark Woodforde e in seguito con lo svedese Jonas Björkman. In coppia con Woodforde ha vinto ben 61 tornei di doppio dell'ATP Tour, tra cui sedici del Grande Slam, tornei che Woodbridge ha conquistato tutti e quattro almeno una volta, e due medaglie olimpiche per l'Australia, l'oro ad Atlanta nel 1996 e l'argento a Sydney nel 2000. Alle Olimpiadi di Atlanta ha gareggiato anche come singolarista, uscendo poi al terzo turno.

Ha fatto inoltre a lungo parte della squadra australiana di Coppa Davis, detenendo a tutt'oggi il record di presenze (32). Complessivamente in carriera ha vinto 85 tornei, di cui 2 in singolare e 83 in doppio. Nel 2010 è stato inserito nel prestigioso internazionale Tennis Hall of Fame e dal 2005 detiene il record di vittorie in doppio.

18. Daniel Nestor - Canada

18esimo posto per Daniel Mark Nestor, ex tennista canadese, di origini serbe. In carriera ha conquistato 91 titoli di doppio, inclusa la medaglia d'oro ai Giochi della XXVII Olimpiade di Sydney 2000, quattro ATP World Tour Finals e otto tornei dello Slam. Inoltre ha vinto quattro titoli dello Slam nel doppio misto. È il doppista con il maggior numero di partite giocate e vinte nell'Era Open. In singolare raccoglie scarsi risultati fino al 1998, anno in cui si affaccia nelle prime 100 posizioni del ranking e si aggiudica alcuni challenger sul cemento americano, ma la sua stagione migliore è quella successiva in cui scala la classifica fino alla 58ª posizione e disputa quello che forse è il miglior torneo della carriera a Wimbledon giungendo fino al quarto turno in cui viene eliminato per mano di Pete Sampras. Dal 2000 il suo impegno nel singolare cala drasticamente per limitarsi solo ai match di Coppa Davis e al Canada Masters a cui prende parte grazie ad una wild card fino al 2006, quando viene eliminato al primo turno dalla testa di serie numero 14 Tomáš Berdych.

Totalmente diverso il suo percorso nel doppio, specialità in cui entra fra i primi 100 già a partire dal 1994, stagione in cui coglie il primo risultato di rilievo arrivando fino ai quarti degli Australian Open in coppia con il connazionale Sébastien Lareau. Nel 2014 ottiene il suo terzo Australian Open nel doppio misto in coppia con Kristina Mladenovic contro Sania Mirza e Horia Tecău.

17. Arantxa Sánchez Vicario - Spagna

Arantxa Sánchez Vicario, allenatrice di tennis ed ex tennista spagnola, ex numero uno del mondo in singolare e doppio, è considerata tra le migliori tenniste a cavallo tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta. Ha vinto 29 titoli nel singolare, di cui quattro prove del Grande Slam: tre Open di Francia e uno US Open. Anche nel doppio e doppio misto può vantare ottimi risultati, avendo conquistato altre dieci prove del Grande Slam: sei in doppio e quattro in doppio misto. Con Monica Seles, Gabriela Sabatini e soprattutto la tedesca Steffi Graf, ha generato accese rivalità, ricordate dagli appassionati di questo sport.

Arantxa è ricordata da molti per il suo stile di gioco estremamente tenace, combattivo e restio a cedere punti. Durante gli scambi giocava prevalentemente da fondo campo e correva per raggiungere ogni tipo di palla. Non dava mai per perso o per vinto uno scambio finché non aveva la certezza di averlo perso o conquistato. Anche in situazioni di netto svantaggio non esitava a tuffarsi sulla palla rischiando un infortunio per vincere uno scambio che poteva tranquillamente lasciare all'avversaria. Questo stile di gioco comportava grande spettacolo e trascinamento delle tifoserie, tuttavia la costringeva a grandi sforzi di energia che spesso pagava nei finali delle partite.

16. Jana Novotná - Repubblica Ceca

Poco più in alto troviamo Jana Novotná, ex tennista ceca e numero 2 al mondo nel 1997. La Novotná è ricordata principalmente per il suo stile di gioco basato sul serve & volley, piuttosto raro nel tennis femminile. Oltre alla vittoria in singolare nel Torneo di Wimbledon, ottenuta nel 1998, conquistò undici titoli nei tornei del Grande Slam nella specialità del doppio. Nel 1993, a Wimbledon, giocò il suo tennis migliore, tanto da eliminare l'argentina Gabriela Sabatini nei quarti di finale e nel penultimo round Martina Navrátilová (sarà quello l'unico successo di Jana contro la sua ex connazionale). In finale fu sconfitta da Steffi Graf.

Jana rappresentò alle Olimpiadi prima la Cecoslovacchia, quindi la Repubblica Ceca. Nell'edizione di Seul vinse un argento in doppio, mentre ad Atlanta si aggiudicò un argento (in doppio) e un bronzo (in singolare). Si ritirò dalle competizioni agonistiche nel 1999. Complessivamente in carriera vinse 110 tornei, 24 come singolarista e 76 come doppista. Dal 2000 al 2002 commentò gli incontri del torneo di Wimbledon per la BBC. Nel 2005, Jana Novotná fu introdotta nella International Tennis Hall of Fame.

15. Peter Fleming - Stati Uniti

Al 15esimo posto si piazza Peter Fleming, ex tennista statunitense, 20esimo al mondo per numero di titoli vinti. Fleming è stato un grande specialista del doppio e negli anni ottanta ha formato con il connazionale John McEnroe una coppia di grandissimo successo, che ha vinto 50 tornei tra cui sette del Grande Slam, quattro a Wimbledon (1979, 1981, 1983, 1984) e tre agli US Open (1979, 1981, e 1983). Con modestia, Fleming dichiarò che «La miglior coppia possibile al mondo in doppio è quella composta da John McEnroe e... un altro tennista qualsiasi!»

L’ex tennista statunitense ha inoltre fatto parte della squadra degli Stati Uniti che ha vinto la Coppa Davis nel 1979, 1981 e 1982. Nel 1984 ha raggiunto la prima posizione della classifica mondiale di doppio, mentre come singolarista il suo piazzamento migliore è stato l'ottavo posto nel 1980. Complessivamente in carriera ha vinto 63 tornei, tre in singolare e sessanta in doppio.

14. Andy Murray - Gran Bretagna

Nella classifica dei 50 tennisti più forti di sempre non può mancare Andy Murray, tennista scozzese, attualmente 118esimo al mondo e primo nel 2016. Tra i tennisti più forti della sua generazione, alla fine del 2016 ha raggiunto per la prima volta la vetta del ranking ATP, dove è rimasto per un totale di 41 settimane. Ha vinto tre tornei del Grande Slam (su 11 finali disputate), due medaglie d'oro olimpiche in singolare (unico tennista uomo della storia a esserci riuscito), una Coppa Davis e altri 41 titoli nei tornei ATP, tra cui 14 Masters 1000 e le ATP World Tour Finals 2016.

Nel 2012 è stato il primo scozzese a raggiungere la finale di Wimbledon dopo 35 anni(primo uomo dopo 76 anni). Con la vittoria nei successivi US Open ha interrotto il digiuno del Regno Unito nei tornei dello Slam, che durava dalla vittoria di Virginia Wade a Wimbledon nel 1977. Il 7 luglio 2013 ha inoltre battuto nella finale del torneo di Wimbledon il nº 1 ATP Novak Đoković, diventando il primo tennista maschio britannico a vincere il torneo di casa nell'era Open. Rappresentando la Gran Bretagna, ha vinto l'oro nel singolare e l'argento nel doppio misto in coppia con Laura Robson alle Olimpiadi di Londra del 2012. Ai Giochi di Rio nel 2016 si è aggiudicato la sua seconda medaglia d'oro in singolare, divenendo così il primo ed ancora oggi unico tennista della storia a vincere due Olimpiadi consecutive. Ha inoltre fatto parte della squadra britannica che ha vinto la Coppa Davis 2015.

13. Lindsay Davenport - Stati Uniti

A pochi passi dalla top ten troviamo Lindsay Ann Davenport, allenatrice di tennis ed ex tennista statunitense che si piazza al 13esimo posto della nostra classifica. Durante la sua carriera ha vinto 55 titoli WTA in singolare, tra cui tre prove dello Slam (US Open 1998, Wimbledon 1999, Australian Open 2000) e la medaglia d'oro olimpica ad Atlanta 1996. L'unico Slam in cui non ha mai disputato una finale è l'Open di Francia, dove vanta una semifinale raggiunta nel 1998 e altri tre quarti di finale. In doppio, invece, ha vinto 38 titoli WTA, tra cui altri tre tornei del Grande Slam. Ha raggiunto la prima posizione del ranking WTA sia in singolare che in doppio, rispettivamente, il 12 ottobre 1998 e il 20 ottobre 1997. Inoltre, è una delle quattro donne che, dal 1975, hanno chiuso l'anno da numero 1 del mondo in singolare almeno quattro volte; le altre sono Chris Evert, Steffi Graf e Martina Navrátilová.

Nel 2014 è stata inserita nella International Tennis Hall of Fame. Il gioco di Lindsay Davenport era costituito in gran parte da scambi da fondo campo. I due suoi colpi principali, dritto e rovescio a due mani, erano molto potenti. Il suo servizio era molto solido e sapeva dare alla palla delle traiettorie molto insidiose. Durante la sua carriera, ha lavorato molto sulla velocità, il suo principale punto debole. Dopo aver perso 13 chili nel 1995, i suoi scatti sono migliorati e la sua sicurezza a rete è aumentata di conseguenza, perché riusciva a posizionarsi in modo corretto molto più velocemente di prima.

12. Venus Williams

12esimo posto per Venus Ebony Starr Williams, tennista statunitense e sorella della leggendaria Serena. Ex numero uno della classifica WTA nel 2002 e di doppio nel 2010, è considerata una delle più grandi tenniste della storia ed è stata la prima donna afroamericana dell'Era Open a occupare la prima posizione del ranking mondiale, che ha mantenuto per un totale di undici settimane non consecutive. Nota come La Venere nera, vanta nel suo palmarès sette vittorie nel circuito di singolare del Grande Slam su sedici finali e complessivamente 83 finali disputate in questa specialità. Ha al suo attivo anche 14 vittorie nel doppio del Grande Slam ottenute con la sorella minore Serena Williams e due nel doppio misto. Nel decennio 2000-2010 è la giocatrice ad aver vinto di più a Wimbledon, con cinque vittorie su otto finali (di cui quattro consecutive, dal 2000 al 2003) ed è una delle cinque tenniste (dopo Martina Navrátilová, Steffi Graf, Serena Williams e Billie Jean King, la quale, tuttavia, ha ottenuto due dei suoi sei successi a Wimbledon prima del 1968) ad averne vinte cinque** o più nell'Era Open.

Eccelle nelle superfici in cemento (ha ottenuto più della metà dei suoi successi in singolare proprio sul veloce) e in erba. Inoltre è l'unica tennista della storia, oltre a Helen Wills e alla sorella Serena, ad avere vinto le Olimpiadi in entrambe le specialità (singolare e doppio) nella stessa edizione, quella del 2000. Nel 2012, con la vittoria ai Giochi Olimpici di Londra nel doppio, Venus è diventata la tennista con più ori nella storia, insieme a Serena, grazie alle sue quattro medaglie. Nel 2016 si è aggiudicata anche la medaglia d'argento in doppio misto in coppia con il connazionale Rajeev Ram.

11. Sarah Virginia Wade - Gran Bretagna

All’undicesimo posto della nostra classifica dei 50 migliori tennisti di sempre troviamo Sarah Virginia Wade, ex tennista e oggi radiocronista sportiva britannica. In carriera ha vinto 55 titoli, di cui tre nel Grande Slam: gli US Open del 1968, gli Australian Open del 1972 e, titolo più importante da lei vinto, il Torneo di Wimbledon del 1977: era l'anno del centenario dei Championships ed il 25º anniversario di regno della Regina Elisabetta. Dopo aver battuto in semifinale la campionessa uscente Chris Evert, in finale sconfisse l'olandese Betty Stöve. Nel 1989 è stata inserita nell'International Tennis Hall of Fame. La Wade era una giocatrice molto aggressiva, che scendeva spesso a rete. A fondo aveva un rovescio in slice e un dritto che poteva colpire sia piatto (senza effetto) sia in topspin. Era famosa anche per il suo servizio, considerato il migliore di allora a livello femminile.

La vittoria più importante della sua carriera, nonché la più discussa e di maggior risonanza mediatica, anche a distanza di quasi 40 anni, è sicuramente quella ottenuta da Virginia, a Wimbledon, nel 1977. Era la sedicesima partecipazione della Wade a Wimbledon, e subito fece il primo scalpo importante, in semifinale, estromettendo la campionessa in carica, Chris Evert per 6/2 4/6 6/1, prima di avere la meglio in finale, alzando il Venus Rosewater Dish, a discapito della malcapitata Betty Stove, e regalando alla Gran Bretagna una gioia che mancava dalle ultime due vittorie di Fred Perry. La Regina, presente durante la finale vinta da Virginia, ha fatto la sua prima apparizione ai Championships, proprio in quell’occasione, per la prima volta da quando era salita sul trono. Wade ricevette il trofeo da Elisabetta in persona, e il pubblico al Centre Court scoppiò in un coro di “For She’s a Jolly Good Fellow” per festeggiare il suo trionfo. Le 24 partecipazioni della Wade a Wimbledon sanciscono un record assoluto di tutti i tempi.

10. Pete Sampras - Stati Uniti

Nel gradino più basso della top ten troviamo Pete Sampas, ex tennista statunitense, soprannominato Pistol Pete per suoi colpi potentissimi, considerato uno dei migliori di tutti i tempi con 14 titoli del Grand Slam all’attivo. Sampras è stato un tennista d’attacco, da superfici veloci e da colpi piatti e precisi, ricordato anche per l’accesa rivalità con Andre Agassi. Nel suo palmares figurano ben due ori nella Coppa Davis del 1992 e 1995, oltre a innumerevoli record: è stato infatti numero 1 del mondo per ben 286 settimane, record poi battuto da Dokovic e Federer. Pete Sampras è inoltre ricordato per i suoi sette successi sull’erba di Wimbledon su sette finali disputate, i cinque successi agli US Open e i due agli Australian Open.

Sampas è stato un tennista incredibile, dotato di classe, talento e costanza. Forse la sua unica debolezza era la sua totale incapacità di vincere sull’argilla. È andato alle semifinali del Roland-Garros solo una volta nella sua carriera, senza mai andare oltre. Era un artista che sapeva suonare al suo livello migliore in momenti importanti, con una percentuale vincente dell’84% nel Grand Slam!

9. Chris Evert - Stati Uniti

Intelligenza tattica, concentrazione, velocità, coordinazione dei movimenti e controllo palla: sono gli elementi dello stile di Christine Evert, ex tennista statunitense e nono posto della nostra classifica. La Evert fu costantemente ai vertici del tennis mondiale negli anni ‘70 e ‘80; nel 1974, a soli 19 anni conquista la vittoria al Roland Garros, dando il via ad una delle più lunghe serie di successi della storia del tennis mondiale. Sette vittorie all'Open di Francia, sei allo US Open, tre a Wimbledon, due all'Australian Open; nel suo palmarès anche cinque titoli agli Internazionali d'Italia.

Chris Evert è anche la detentrice di diversi record della storia del tennis femminile. Ha infatti vinto oltre il 90% delle gare disputate (percentuale più alta in tutta la storia del tennis professionistico maschile e femminile), ha vinto per 125 volte consecutive sulla stessa superficie, la terra rossa, ha vinto almeno una prova del Grand Slam per tredici anni consecutivi, dal 1974 al 1986.

Splendida campionessa tra gli anni ’70 e ’80 la statunitense fu una di quelle tenniste di raccordo tra due generazioni. Tra le prime ad usare il rovescio a due mani, la Evert fu la più grande rivale di Martina Navrátilová. In totale nella sua carriera ha conquistato 157 titoli Wta, per un totale di 226 finali. Con Martina Navrátilová hanno dato luogo alla più lunga rivalità di tutti i tempi nel tennis, 80 partite con 37 vittorie per la Evert. Contro la sua rivale perse 10 finali dello Slam, ma oltre alla rivalità sportiva ci fu sempre tanto rispetto e amicizia, tanto che insieme riuscirono a vincere parecchi tornei di doppio tra cui un Roland Garros e un Wimbledon. È stata numero 1 del tennis mondiale per 260 settimane.

8. Billie Jean King - Stati Uniti

Ottavo posto della classifica per un’altra protagonista del tennis femminile, Billie Jean King. Generalmente considerata una delle più grandi giocatrici di tennis e atlete della storia, durante la sua carriera ha vinto 12 titoli singolari, 16 titoli di doppio e 11 titoli di doppio misto del Grande Slam. È stata inoltre la fondatrice della Women's Tennis Association (WTA). La King era una giocatrice veloce, molto aggressiva e con un ottimo gioco a rete.

Tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 questa grandissima campionessa ha dimostrato di essere la numero 1. L’unico Slam che non è riuscita a conquistare è il titolo di campionessa di doppio agli Australian Open dove perse 2 finali. È ricordata per la battaglia dei sessi, fu lei infatti ad iniziare le proteste che portarono in seguito alla parificazione dei montepremi tra uomini e donne. Billie Jean King è stata una vera e propria icona del tennis, tanto da ricevere numerosi riconoscimenti. Nel 1972 la King divenne la prima giocatrice di tennis ad essere nominata Sports Illustrated Sportsman Of The Year. Tre anni dopo il magazine Seventeen scoprì tramite un sondaggio che la King era la donna più ammirata dai suoi lettori. Golda Meir, che fu primo ministro di Israele fino all'anno precedente, finì seconda. La King fu introdotta nella International Tennis Hall of Fame nel 1987. Nel 1990 la rivista Life la nominò uno dei "100 Most Important Americans Of The 20th Century". Il 28 agosto 2006 l'USTA National Tennis Center a Flushing Meadows-Corona Park divenne l'USTA Billie Jean King National Tennis Center.

7. Martina Navrátilová - Repubblica Ceca/Stati Uniti

Altra storica rivale di Chris Evert è Martina Navrátilová, ex tennista ceca naturalizzata statunitense. Considerata una delle migliori tenniste di tutti i tempi, detiene tre record assoluti, sia a livello femminile che maschile: maggior numero di titoli vinti (344), maggior numero di titoli vinti in singolare (167) e maggior numero di titoli vinti in doppio (177). Navrátilová ha vinto 59 prove del Grande Slam (18 in singolare, 31 in doppio e 10 in doppio misto), l'ultima delle quali il doppio misto degli US Open nel 2006 all'età di quasi 50 anni. Chris Evert non è stata la sua unica rivale. Nella parte conclusiva della carriera la Navrátilová è stata protagonista di un’intensa e spettacolare rivalità con Steffi Graf. L’ex tennista ceca è l’unica persona al mondo ad aver vinto, in tutte le specialità esistenti, tutti i tornei del Grande Slam e la WTA Championships, oltre alla Fed Cup. Suo è il record di vittorie in singolare (167 tornei vinti) e doppio (177 tornei vinti). E’ stata numero 1 al mondo per 332 settimane, il secondo record WTA, di cui 156 consecutive. Tra i suoi record c’è quello delle vittorie a Wimbledon, torneo conquistato ben 9 volte in singolare.

6. Rod Laver - Australia

Sesto posto della classifica per Rod Laver, ex tennista australiano ed unico giocatore nella storia del tennis, maschile e femminile, ad aver conquistato due volte il Grande Slam in singolare, prima come dilettante, nel 1962, poi nella formula Open, aperta ai professionisti, nel 1969. Nel suo palmares 11 vittorie al Grande Slam e 5 ori nella Coppa Davis, di cui 4 consecutivi. Lo stile di gioco di Laver veniva descritto come “tecnicamente perfetto, dal suo servizio riccamente vario al suo leggero tocco sui pallonetti, per non parlare del rovescio, distruttivo e a giro a volte, preciso e controllato le altre, sempre a seconda della situazione". È difficile valutare come Rod Laver si sarebbe comportato contro i giocatori di oggi, ma si può immaginare che l’australiano avrebbe fatto molto bene. È stato classificato al primo posto nel mondo per sette anni consecutivi (1964-1970) e ha più titoli di carriera (198) di chiunque altro nella storia del tennis. Ma al di là dei titoli e delle vittorie, il mancino in miniatura di Rockhampton ha fatto cose mai viste prima con una racchetta. È stato a lungo giudicato il miglior giocatore di tennis di tutti i tempi, e questo è ancora discutibile.

5.Novak Đoković - Serbia

Quinto posto della classifica per Đoković ( o Djokovic), uno dei tennisti ancora in attività più forti del mondo, avendo trascorso il maggior numero di settimane, ben 312, da numero 1 al mondo. Con 28 finali disputate e 18 trionfi nelle prove del Grande Slam è il terzo tennista più vincente della storia degli Slam, essendosi aggiudicato nove Australian Open (record assoluto), cinque Wimbledon, tre US Open e un Roland Garros. Insieme a Rod Laver è l'unico tennista della storia ad aver detenuto contemporaneamente il titolo di tutte e quattro le prove dello Slam e l'unico a farlo su tre superfici differenti. Dallo stile di gioco atletico e aggressivo, Nole, come viene chiamato dai fan, è un giocatore capace di adattarsi a ogni superficie e di affrontare partite anche molto lunghe mantenendo un livello di gioco costante. Sulla base di ciò che ha realizzato finora, Novak Djokovic ha sicuramente dimostrato di meritare di essere tra i primi cinque di tutti i tempi. Con la sua vittoria al Roland-Garros nel 2016, è diventato l’ottavo uomo a ottenere una vittoria in tutti i tornei del Grande Slam nella sua carriera. Il suo dominio agli Australian Open nel 2019 e la sua vittoria in 5 set contro Roger Federer a Wimbledon nello stesso anno mostrano chiaramente che Djokovic è il miglior giocatore del mondo oggi. Il tempo dirà se dovrebbe prendere il posto dei primi 2 in questo elenco.

4.Rafel Nadal - Spagna

Medaglia di legno per Nadal, tennista spagnolo e numero 3 della classifica ATP. È considerato uno dei tennisti più forti di sempre nonché, insieme a Roger Federer, il più vincente tennista di tutti i tempi. Nel suo palmares 20 titoli del Grande Slam su 28 finali disputate: 1 Australian Open, 13 Roland Garros di cui detiene il primato assoluto, 2 Wimbledon e 4 US Open. Lo stile di gioco e la personalità di Rafael Nadal possono essere riassunti da Jimmy Connors, ex tennista statunitese e oggi allenatore di tennis: "È costruito da uno stampo da cui penso di provenire anch'io, che cammini là fuori, dai tutto quello che hai dal primo punto alla fine, non importa quale sia il punteggio. Che sei disposto a mettere tutto in gioco, e non hai paura di farlo vedere alla gente". Rafa è considerato il più grande giocatore di terra battuta di tutti i tempi, anche se i fan di Bjorn Borg possono contestare questa affermazione. La sua dodicesima vittoria del Roland-Garros nel 2019 rende certamente difficile immaginare qualcuno migliore di lui su questa superficie. Nonostante sia difficile stabilire un confronto tra giocatori di diverse generazioni, Nadal ha chiaramente dimostrato che merita di essere considerato uno dei migliori giocatori di tutti i tempi. Dopo la vittoria nei due tornei del Grande Slam nel 2019, inclusa una vittoria in cinque set agli US Open, ha dimostragto senza dubbio che ha ancora la possibilità di prendere il primo posto in questa classifica. Caso da seguire!

3. Roger Federer - Svizzera

Terzo gradio del podio per Roger Federer, tennista svizzero e attualmente all’ottavo posto della classifica ATP. Soprannominato King Rogerer o The Swiss Maestro, è considerato uno dei più grandi sportitvi di tutti i tempi, con ben 103 titoli all’attivo. Oggi lo svizzero è al secondo posto nella classifica all-time di settimane trascorse da numero 1 del mondo (310), alle spalle del solo Novak Đoković. Detiene, però, il record di settimane consecutive trascorse in vetta il ranking (237) e, a 36 anni, è divenuto il tennista più longevo in cima alla classifica, e con 20 trionfi, insieme a Rafael Nadal, è il giocatore più vincente nella storia del tennis maschile nei tornei del Grande Slam. Il tennis di Roger Federer è unanimemente considerato il punto di incontro tra il tennis classico, nel quale doti come la sensibilità e il tocco avevano un importante ruolo, e quello moderno, affermatosi con l'evoluzione tecnologica delle racchette. Anche se i giovani giocatori ora possono trovare un modo per batterlo, il suo livello di gioco, sempre elevato durante i suoi vent’anni di carriera, testimonia delle sue condizioni fisiche e delle sue straordinarie abilità. Vincendo gli Australian Open nel 2018 dopo la sua eccezionale stagione 2017 che lo ha visto vincere Wimbledon e gli Australian Open, anche lui dimostra senza dubbio che è ancora in grado di aggiungere bellissime linee a un palmares già unico al mondo.

2. Stefanie Graff - Germania/Stati Uniti

Secondo posto della classifica per un’altra grande ex tennista, Stefanie (Steffi) Graff, considerata da molti tra le più grandi atlete della storia. Giocatrice completa, rapida, potente e veloce, abilissima nel dritto e nel gioco di gambe, è insieme a Serena Williams, tra le uniche atlete al mondo ad aver vinto, al singolare, i quattro tornei del Grande Slam, la medaglia d'oro ai Giochi olimpici estivi, il WTA Championships, la Fed Cup e la Hopman Cup.

Nel 1988 diventa la terza tennista della storia a conquistare in singolare il Grand Slam, ossia la vittoria di tutti i tornei maggiori nello stesso anno solare, e a questo risultato aggiunge, unica nella storia di questo sport (uomini compresi), l'oro olimpico nello stesso anno. Per questa impresa da lei compiuta fu coniata appositamente l'espressione Golden Slam.

La Graf è colei che detiene il record di settimane in vetta alla classifica Wta (377). Nel corso della sua carriera la tennista tedesca ha vinto 22 Slam e 107 titoli WTA.

1. Serena Williams - Stati Uniti

Gradino più alto della top 50 dei migliori tennisti della storia per Serena Williams, tennista statunitense soprannominata The Queen e considerata, per la sua forza fisica e mentale, per i suoi potenti colpi da fondo campo e per il miglior servizio del circuito, la più forte di tutti i tempi. La Williams si è aggiudicata 73 titoli WTA in singolare: 23 di questi sono prove del Grande Slam (record assoluto nell'Era Open, uomini inclusi). Ha compiuto il Grande Slam virtuale, che consiste nella vittoria di quattro Slam consecutivi non durante lo stesso anno solare, per due volte (nei bienni 2002-2003 e 2014-2015) e può inoltre vantare la medaglia d'oro conquistata alle Olimpiadi di Londra nel 2012.

Serena Williams è una giocatrice da fondo campo e il suo gioco è costruito attorno a un immediato controllo aggressivo dello scambio, sia durante il suo turno di servizio che durante quello dell'avversaria. Il suo diritto è considerato uno dei più potenti del circuito, così come il suo rovescio bimane.

Per molti è la miglior tennista di tutti i tempi. La potenza dell’americana non ha eguali nel tennis femminile. Il suo servizio eguaglia in potenza quello dei migliori colleghi uomini. Nella sua carriera, tuttora in corso, ha conquistato 23 Slam in singolare (seconda dietro la Court), 14 in doppio (in coppia con la sorella Venus) e 2 in misto. Ha vinto 4 ori olimpici 1 in singolare e 3 in doppio.

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