Le 10 creature marine più strane mai avvistate
Gli abissi marini hanno sempre affascinato e inquietato l’uomo. Un tempo si immaginava fossero abitati da creature mitologiche e mostruose come le sirene o il mostro di Loch Ness. Con il passare del tempo e l’evoluzione degli strumenti di ricerca, l’uomo si è spinto sempre più a fondo nello studio degli abissi marini, scoprendo un ecosistema popolato da specie marine sorprendenti, un vero e proprio mondo nascosto. Ecco quindi 10 degli esemplari più strani scoperti fino ad oggi.
Conosciuto con il nome scientifico di Synanceia verrucosa, il pesce pietra detenie un primato che pochi invidierebbero: è infatti il pesce più velenoso attualmente conosciuto. I suoi aculei sprigionano un velono, la cardiotossina, che produce un forte dolore e gonfiore alla zona d'iniezione, che si estende in tutto il corpo e provoca in seguito tachicardia che, se non curata, può diventare letale. Fortunatamente le sue prede sono solo pesci e crostacei ma, dato il suo mimetismo impressionante, la balneazione nelle acqua dove vive ( Mar Rosso e Indo Pacifico) richiede calzature con una suola particolarmente robusta.
Scoperta per la prima volta nei pressi della fossa delle Marianne dai ricercatori marini della Noaa, l’agenzia federale americana che si occupa delle condizioni di oceani e atmosfera, questa specie di medusa deve il suo nome al fatto che ricorda proprio una zucca di Halloween. Gli scienziati ritengano che la creatura, avvistata a 3.700 metri di profondità, possa appartnere al genere Crossota.
Corpo piatto e dai colori simili ad una divisa mimetica. Sono le caratteristiche dell’ Orectolobulus maculatus, conosciuto anche come squalo tappeto maculato, che vive lungo le cose del Giappone, della Cina e dell’Australia. La conformazione del corpo gli permettono di mimetizzarsi con l’ambiente circostante, vive in fondali poco profondi e si nutre in genere di pesci ossei e invertebrati. Se si sente minacciato, o se viene calpestato, lo squalo maculato può arrivare ad attaccare anche gli esseri umani. Particolamente prelibata la sua carne, ricercatissima nella cucina asiatica.
Il Blue Dragon, o Glaucus atlanticus, è una delle creature marine più affascinanti di sempre, un mollusco nudibranchio, unica specie nota del genere Glaucus. Lungo tra i 3 e 5 cm, il Blue Dragon si lascia trasportare dalle correnti oceaniche, riempiendo una sacca interna di aria. Può rigenerare parti del suo corpo e si nutre di meduse velenose come la Caravella portoghese, da cui immagazzina il veleno per scopi difensivi. Nonostante infatti l’aspetto delicato e quasi fiabesco, è in grado di infliggere punture dolorose e pericolose.
Il pesce dalle labbra rosse è un animale acquatico noto per le sue vistose labbra cremisi e per il fatto di muoversi spostandosi tra la sabbia anzichè nuotando. È considerata una specie endemica di Galapagos e Perù, e vive sui fondali del Pacifico, ad una profondità compresa tra i 3 e i 76 metri. È inoltre considerata una specie di pesce attinopterigio, cioè che ha lo scheletro con la spina dorsale nelle pinne.
Conosciuto anche con il nome scientifico di Mola Mola, il pesce luna è il più grande e pesante tra i pesci ossei, e vive nelle acque tropicali e temperate di tutto il globo. Si può descrivere come testa di pesce alla quale è attaccata una corta coda mentre il corpo è appiattito lateralmente. Quando le loro pinne dorsale e ventrale sono estese, i pesci luna sono simmetricamente alti quanto lunghi. Il pesce Luna, benchè viva nelle acque del Mediterraneo, non è commestibile: contiene infatti una sostanza tossica resistente alla cottura, che può provocare una paralisi respiratoria.
Il calamaro maialino è una delle creature marine dall’aspetto più dolce e simpatico in assoluto: faccia tonda e sorridente, naso schiacciato e un ciuffo di tentacoli spettinati in testa. L’aspetto sorridente del calamaro è determinato da una striscia di pigmenti colorati disposti a formare un sorriso. Sulle sue abitudini non si sa molto; si ritiene sia una specie originaria delle Hawaii, non particolarmente abile nel nuoto e che si aggira per i fondali oceanici a più di 100 metri di profondità, facendosi luce con due organi bioluminescenti posti dietro agli occhi.
Dall’aspetto meno gradevole è invece il pesce prete, appartenente alla famiglia Uranoscopidae di cui è l'unico membro mediterraneo. È un pesce assolutamente inconfondibile a causa della testa molto grande e piatta con occhi, narici e bocca rivolti verso l'alto. Il pesce pietra passa la sua intera esistenza sepolto nei fondali sabbiosi, da cui sporgono solo gli occhi e i denti aguzzi.
Altra specie marina che non spicca per bellezza è quella della rana viola. Osservata per la prima volta nel 2003, ha lasciato i ricercatori di tutto il mondo senza parole: corpo esageramente rigonfio e proboscide sono i segni distintivi di questa particolare specie di rane. Fino ad ora ne sono stati avvistati solo 135 esemplari, e di questi solo tre femmine. La specie è endemica delle montagne dei Ghati occidentali negli Stati del Kerala e Tamil Nadu in India.
Altro animale marino che sembra uscito direttamente da un cartone Disney, il polpo dumbo vive nelle profondità dell’oceano, di solito a largo della California, a circa 4000 metri di profondità. È un polpo dall'aspetto insolito, perché ha una forma appiattita e con tentacoli più corti. Oltre la metà di ognuno degli otto tentacoli è rivestito da una membrana, che favorisce il movimento. Il polipo Dumbo è stato incluso anche nel film “Alla ricerca di Nemo”, in cui è stato disegnato come un simpatico polipo rosa dai grandi occhi blu, Pearl.
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